Ma a Viterbo si respira veramente l’aria più pulita d’Italia? L’Ispra ne è convinta. Nessuno sforamento del livello di polveri sottili in un anno.
L’aria nel capoluogo è sicuramente migliore che in tante altre città d’Italia, ma qualche dubbio viene.
Il primo riguarda la metodologia con la quale vengono fatti questi rilievi. In città di centraline Arpa se ne conta soltanto una, ed è collocata nell’area di traffico urbano tra via Ranierio Capocci – piazzale Gramsci. Sicuramente misurerà molto bene l’aria in quella parte del capoluogo. Ma forse non potrà dirci come è la qualità dell’aria in zone della città che negli ultimi anni hanno registrato forti fenomeni di urbanizzazione. In tutte la provincia ci sono altre due postazioni di questo genere, una a Civita Castellana e l’altra ad Acquapendente. Altre due centraline in realtà sono presenti a Tarquinia e Monteromano, ma questi dati vengono raccolti e calcolati assieme a quelli di Civitavecchia.
Più centraline avrebbero probabilmente permesso di avere una fotografia più precisa dell’aria che si respira sul territorio. In provincia di Latina, per restare in ambito regionale, di centraline Arpa se ne contano cinque, di cui tre nel capoluogo. A Frosinone otto, di cui due nel capoluogo. Solo Rieti fa peggio di Viterbo. Non calcoliamo Roma per evidenti ragioni.
Il discorso non cambia se prendiamo in considerazione città del centro Italia di dimensioni simili a Viterbo. Per esempio, Perguia, dove le centraline in città sono addirittura tre.
Anche senza voler far questi confronti, qualche dubbio emerge anche prendendo in considerazione un altro tipo di classifica, quella sul numero di vetture rispetto alla popolazione residente- Viterbo è da anni nelle prime posizioni della classifica delle città più motorizzate d’Italia. Insomma, forse il discorso è più complesso di come sembra.