La stipula della convenzione tra il Comune e una cooperativa per l’impiego di una cinquantina di migranti in lavori socialmente utili (in questo caso le pulizie della città) provoca una nuova frattura all’interno della maggioranza. A scagliarsi contro il sindaco Giovanni è il gruppo di Fratelli d’Italia tramite il consigliere comunale Vittorio Galati, che senza mezzi termini afferma: “Non siamo d’accordo, questa operazione è una pagliacciata e noi non ne sapevamo nulla”.
Sotto accusa il primo cittadino in persona, reo di non aver condiviso l’iniziativa con il resto della maggioranza: “Quando il sindaco – dice Galati – sostiene che è una sua iniziativa, sappia che le iniziative sue le può fare solo a casa sua”. Quindi, il tentativo di mettere la Lega contro Arena: “Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Lega del senatore Fusco”.
In definitiva, a Viterbo i Fratelli d’Italia sono più leghisti della Lega, o almeno così vogliono apparire. Ma al di là di ciò quanto accaduto in questo frangente dimostra una volta di più lo stato di salute di questo centrodestra alla guida di Palazzo dei Priori: diviso e spaccato su tutto, tenuto insieme dalla gestione del potere. Non è insomma quello che i viterbesi si sarebbero aspettati dopo il voto di giugno.