A breve operativi sul territorio nuovi caseifici interessati ad acquistare il latte ovino della Tuscia e l’apertura grazie a Coldiretti Viterbo di un importante canale commerciale con l’estero che porterà sin da subito alle prime cospicue spedizioni di latte ovino fuori confine a prezzi altamente remunerativi, interrompendo così finalmente il circolo vizioso creatosi nel territorio.
E’ la notizia più importante data ieri al Consorzio Agrario di Viterbo nel corso dell’assemblea dei pastori della Tuscia di Coldiretti. Massiccia la partecipazione: erano presenti oltre 150 allevatori di ovini provenienti da tutta la provincia. Ospiti e relatori il presidente regionale di Coldiretti Lazio, nonché vice – presidente nazionale Coldiretti David Granieri, il direttore regionale di Coldiretti Lazio Sara Paraluppi, il presidente provinciale di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici ed il direttore provinciale di Coldiretti Viterbo Alberto Frau.
Tutta la dirigenza Coldiretti Lazio si è schierata a fianco degli allevatori di ovini del Lazio per stendere il nuovo piano di sostegno al settore ovicaprino.
Si è parlato per quattro lunghe ore di vari argomenti, quali la sistemazione delle Bdn aziendali, anche tramite nuove convenzioni a prezzi molto agevolati inerenti lo smaltimento delle carcasse ovine, che potranno usufuire dell’intervento agevolato dei consorzi di difesa e che da gennaio saranno finalmente snellite con le consegne dirette in cassone delle carcasse stesse, della importante riapertura della misura del benessere animale per il settore ovino dal 2019 al 2023, ottenuta da Coldiretti Lazio con fondi regionali, che darà ristoro alle aziende ovicaprine, del piano lupo proposto da Coldiretti Viterbo per tre interventi che dovranno supportare gli allevatori su questa grave problematica tramite l’acquisto di cani maremmano-abruzzesi ad altagenealogia, del piano di abbattimento selettivo degli ungulati selvatici, anche nelle aree protette, che a breve sarà operativo grazie a Coldiretti Lazio e vedrà finalmente una cospicua riduzione dei cinghiali presenti nel viterbese, di miglioramento genetico della razza e, soprattutto, di prezzo del latte ovino, sul quale Coldiretti accenderà un focus molto importante nel periodo a venire, con la costituzione di un osservatorio specifico di sorveglianza, proseguendo altresì la politica di promozione del cacio romano.
“Un’ottimo incontro – precisa il presidente Mauro Pacifici – che getta le basi per un futuro più sereno per i nostri allevatori; ci stiamo muovendo su diversi fronti, così che i nostri allevatori possano avere ristoro e tranquillità sotto molteplici punti di vista, che sommati potranno stabilizzare il settore; saremo intransigenti anche sulle frodi alimentari riguardanti il pecorino romano e sull’origine della materia prima sia del formaggio che degli agnelli che vanno a finire sulle tavole dei nostri alleati consumatori; non arretreremo di un millimetro”.