
Ultimo atto alla Biblioteca consorziale di Viterbo con “Trilogia Sansonna”. Venerdì 14 dicembre, ore 17, all’interno della Sala di Proiezione Roberto Rossellini, la rassegna cinema-culturale, ideata dal commissario straordinario Paolo Pelliccia, si chiuderà con il terzo appuntamento in programma. Dopo aver ripercorso le gesta e i miracoli calcistici del glorioso Foggia di Zdenek Zeman con il documentario “Il ritorno di Zeman”, e raccontato la difficile esistenza dell’attore Tomas Milian in “The Cuban Hamlet”, il regista e autore Giuseppe Sansonna, concluderà la sua personale trilogia con “Tracce di Bene”, docu-film basato sulla vita del grande e indimenticabile Carmelo Bene.
Scomparso nel 2002, Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene, è stato uno dei personaggi letterari italiani più istrionici e caratteristici della seconda metà del Novecento. Attore, drammaturgo, regista, poeta, scrittore, il suo è stato un cammino ricco e prolifico, con oltre quarant’anni di attività. Capace di spaziare da Dante a Leopardi, da Shakespeare a Sade, da Majakovskij a Kafka, reinterpretandoli con una drammaturgia unica.
Un uomo irripetibile, dalla bravura sublime riconosciutagli anche da più grandi personaggi intellettuali dell’epoca, tra cui Moravia, Montale, Pier Paolo Pasolini.
Ma anche un’esistenza molto complessa quella di Bene, che Sansonna ha voluto ripercorrere con questa interessante pellicola. L’idea fondativa del suo film consiste proprio nel recuperare il suo sussurro medianico, da scatola nera, ricostruendo, senza didascalismi, quello che lui è stato e che non potrà mai essere cancellato.
“Quella di Carmelo Bene è stata una vita labirintica, piena di contraddizioni vitali – spiega il commissario Paolo Pelliccia -. Un rivoluzionario, conservatore di valori inalienabili, custode del proprio mistero, elegante e indimenticabile demolitore dei più scontati contesti”.