I viterbesi, soprattutto quelli che vivono in provincia, sono costretti a farci i conti tutti i giorni, ma per chi viene “da fuori”, specie se da una grande città, è qualcosa di inconcepibile. Qualcosa da terzo mondo.
Stiamo parlando di telefoni e Internet. Tutto quello che dovrebbe fare rima con velocità.
Che le cose non stiano così lo ha scoperto l’altro giorno in prima persona anche il parlamentare di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, di passaggio nella Tuscia. Evidentemente in difficoltà a trovare un punto dal quale poter comunicare col mondo, alla fine il deputato è riuscito a twittare: “Scusate qualcuno ha per caso i dati della copertura telefonica del viterbese? Manco in Burundi ci sono buchi così grandi nella rete!!!”.
Non sono tardate ad arrivare ovviamente le repliche, più che altro delle conferme, da parte dei viterbesi. “Lago di Bolsena, direzione Montalto di Castro, non prendono né il cellulare né pennette varie” dice Manuela. “Lascia stare – consiglia un altro a Crosetto – viaggio quotidianamente da Viterbo a Roma e comunico coi segnali di fumo”. Un altro infine spiega: “No carissimo amico, è semplicemente un benvenuti al sud. A parte le città, il resto del territorio è macchia di leopardo”.
Detto questo, bene che anche i politici si accorgano del problema. Ma a questo punto si adoperino per risolverlo.