“Se i miei alleati mi chiederanno di scegliere Ferrara, lascerò Sutri anche domattina”.
Lo ha detto il sindaco Vittorio Sgarbi in un’intervista pubblicata oggi dal Resto del Carlino, dove si parla delle prossime elezioni amministrative in quella che è la città natale del critico d’arte.
“Certo di una vasta alleanza per la liberazione della città, da decenni incatenata e sottomessa, sono disponibile con la lista Rinascimento a candidarmi sindaco. Ma anche ad assumere qualsiasi altro ruolo, da assessore alla cultura a direttore di Palazzo dei Diamanti, a semplice consulente o persino nulla, pur di cacciare i vari Maisto, Buzzoni e tutto quello che hanno rappresentato e rappresentano”.
“Ho deciso di presentare alle prossime amministrative ed europee la mia lista – ha aggiunto ancora Sgarbi – per conquistare l’amministrazione della città e restituirle il suo primato culturale”.
Sgarbi parla di un accordo con Alan Fabbri della Lega ed esprime piena sintonia col Carroccio anche sul tema sicurezza: “Se uno entra in casa mia per delinquere, lo uccido senza indugio. Sono allineato, anzi vado oltre Salvini”.
“Lei è già sindaco a Sutri, e assessore della Cultura a Urbino”, fa notare l’intervistatore al sindaco. “Se i miei alleati mi chiederanno di scegliere Ferrara – risponde il critico d’arte – lascerò Sutri anche domattina. Ma non avanzo pretese, l’ho detto a Fabbri annunciandogli che sarò comunque in campo: con me, in lista, ci saranno personalità di spicco, qualcuno di loro potrebbe essere un eccellente assessore alla Cultura”.
Quella di Sgarbi candidato sindaco, precisa Fabbri, è una personalità su cui il centrodestra “sta ragionando” e “potrebbe essere quella giusta” per “portare a casa il risultato”. “L’unica cosa che vogliamo è vincere”, conclude.