Una donna incinta e la sua bimba di sei mesi in mezzo a una strada, sotto la pioggia: ecco a voi le politiche sull’immigrazione del governo giallo-verde, ecco gli effetti del decreto Salvini.
Sta suscitando indignazione e rabbia la scena che ritrae una migrante costretta ad abbandonare il Cara di Isola Capo Rizzuto, in Calabria. L’altro giorno, in ottemperanza al dl sicurezza recentemente approvato dal parlamento, la prefettura di Crotone ha emesso un provvedimento che ha costretto 24 persone a lasciare la struttura. Nonostante i migranti siano in possesso del permesso di soggiorno umanitario, non potranno più beneficiare del sistema di prima accoglienza o degli Sprar e una parte di queste 24 persone si è trovata trova per strada.
Tra queste anche notte Yousuf, Faith e la loro bimba di soli sei mesi.
“Ci hanno detto di prendere tutto, che dovevamo andare via. Io, mia moglie incinta e la nostra bimba. Abbiamo provato a chiedere perché, ma ci hanno detto che è la legge” ha spiegato Yousuf. “Pensavamo ci trasferissero in un’altra struttura, poi abbiamo capito che ci stavano semplicemente mandando via. Non hanno avuto pietà neanche per mia moglie che è incinta di tre mesi. Abbiamo protestato, ma non è servito a nulla”.
Insieme ad altre 23 persone sono stati costretti a salire su un pullman che li ha scaricati di fronte alla stazione ferroviaria di Crotone, sotto la pioggia battente.
Arrivati in Italia dopo un viaggio durato oltre un anno, lui dal Ghana, lei dalla Nigeria, sono sopravvissuti all’inferno libico e alla traversata. “Siamo qui da un anno e mezzo e pensavamo che il peggio fosse passato. Adesso non so cosa faremo”, mormora Yousuf.
A loro per il momento ci ha pensato la Croce Rossa.