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Home » Politica » Ritratti a rifare i letti: la Regione fa infuriare gli infermieri. “Abbiamo compiti diversi”

Ritratti a rifare i letti: la Regione fa infuriare gli infermieri. “Abbiamo compiti diversi”

29 Novembre 2018

Il “trionfale” annuncio del concorso per l’assunzione di 258 infermieri si è trasformato in un boomerang per la Regione Lazio, accusata ora dagli stessi infermieri di non conoscere neanche quali sono le loro mansioni. Tutto per colpa di un post su Facebook.

“L’infermiere non è addetto ad attività domestico-alberghiere in ospedale e la Regione Lazio dovrebbe chiedere scusa a migliaia di professionisti per la pubblicazione di un post su Facebook in cui si ritraevano altre figure sanitarie intente nel rifacimento di un letto vuoto” spiegano in un comunicato Anna Rita Amato e Antonino Gentile dell’Uls (Unione lavoratori sanità) Roma e Lazio.

“Nonostante da anni si susseguano sentenze di Cassazione sul tema del demansionamento infermieristico, è imbarazzante dover assistere sul profilo social della Regione Lazio alla pubblicazione di un concorso pubblico con relativa immagine che limita l’assistenza al paziente al mero riassetto del letto.

Dopo anni di tagli alla sanità la giunta Zingaretti si sarebbe voluta vantare di aver indetto il più grande concorso per infermieri da dieci anni a questa parte nel Lazio. Tale intento ha riscontrato immediatamente la sollevazione indignata degli infermieri che sul post in questione hanno reagito con forza contestando l’immagine utilizzata e diffusa alla gente per descrivere il loro lavoro quotidiano. Tanta indignazione è valsa a farlo cancellare dopo poche ore dalla pagina social istituzionale.

In merito al concorso da 258 posti a tempo indeterminato (capofila l’A.O Sant’Andrea di Roma), di cui 49 riservati alla stabilizzazione dei precari e 58 alla mobilità nazionale, è utile precisare che non riteniamo risolutivo per la grave carenza organica nella sanità del Lazio l’immissione, sottratte le quote di cui sopra, di 151 nuovi infermieri che non lavoravano già nella sanità pubblica. Ci si dimentica sempre del blocco del turn over, dei pensionamenti, dell’età avanzata e delle assenze a vario titolo dei lavoratori.

Purtroppo le condizioni di lavoro al limite – concludono i due sindacalisti – , dovute alla drammatica carenza quotidiana di personale, sommate alla poca considerazione che le stesse Istituzioni hanno della categoria Infermieristica rappresentata come rifacitrice di letti vuoti, dovrebbero indurre la Regione Lazio a fare meglio, in primis a schiarirsi le idee circa la professione che svolgono centinaia di migliaia di Infermieri mettendoli nella condizione di lavorare dignitosamente e garantire un’assistenza sempre migliore ai pazienti”.

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