• Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • YouTube
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Home » Politica » “Talete, una via d’uscita esiste”

“Talete, una via d’uscita esiste”

27 Novembre 2018

ato “Non ce la beviamo” invita ad una assemblea pubblica amministratori e cittadini.

“Che la società Talete sia stato oggetto, fin dall’inizio, di attenzione della cosiddetta politica è cosa arcinota. I responsabili della società si sono avvicendati seguendo rigidi criteri di spartizione delle cariche di ogni livello mettendo sempre in secondo piano programmi e interventi nel settore idrico.
Non meraviglia quindi l’ennesimo ‘litigio’ per assicurarsi qualche seggiola anche se di una società in crisi d’identità oltre che finanziaria e organizzativa.

La Talete nasce su indicazione di un modello gestionale del servizio idrico stabilito rigidamente senza alcun riscontro con la realtà idrogeologica e dei territori, modello in difficoltà per inefficienza conclamata ed elevati costi per l’utenza. Si è voluto aggirare le problematiche gestionali mirando a grosse società, in particolare nella forma di S.p.A. per poi essere privatizzate, antico sogno dei distruttori di beni comuni che ancora, nonostante il referendum abbia indicato l’opposto, insistono e operano anche a Viterbo .

Il risultato di queste scelte fatte da politici irresponsabili è sotto gli occhi di tutti a partire dalle tariffe sempre più alte per fornire la stessa acqua fornita in precedenza. Costi talmente elevati che hanno immediatamente messo in crisi contabile la società che con qualche escamotage e consenso dei comuni con determinate guide politiche hanno prodotto debiti insostenibili e bilanci sostanzialmente non veritieri, oltre un perenne stato di incertezza per cui, come sta avvenendo in questi giorni, è possibile aprire una pesante crisi finanziaria e contabile a fronte di una legittima richiesta di riavere indietro somme ‘prestate’ alla società dal comune di Viterbo.

La via d’uscita c’è ed è rappresentata dall’applicazione della legge regionale n. 5, la quale individua la gestione in base ai bacini idrici e non su base amministrativa, e ancor di più la proposta di legge in prossima discussione nel parlamento, che riportano la potestà gestionale in capo alle comunità locali e loro unioni e consorzi.
Cambiare è possibile e per questo è necessario il massimo sostegno a queste leggi e ai comuni che ancora resistono alla consegna del bene acqua a società fallimentari o speculative.

Il comitato ‘Non ce la beviamo’, a tal proposito, sta organizzando un dibattito pubblico al quale inviterà, oltre a tutti i cittadini, i sindaci e i consiglieri della provincia di Viterbo.

Saranno presenti i relatori delle proposte di legge citate.
Nei giorni a seguire forniremo i dettagli dell’assemblea pubblica.
Importante sarà la partecipazione di tutti”.

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
« Previous Post
Next Post »
Articoli recenti
  • L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
  • Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
  • L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
  • L’intervento di Giuseppe Fioroni al convegno “L’appello di Sturzo, tra progressisti e conservatori”.
  • Fioroni: “Costruire la fratellanza per sperare in un futuro migliore”
  • Il 18 dicembre incontro del Centro Studi Aldo Moro: “Osare la Pace, vivere la Fratellanza”
  • Morte di Nando Gigli, Fioroni: “Un amico che sapeva investire nei giovani”
  • Calenda e Renzi, l’imperativo dell’unità in vista delle elezioni europee
  • Fioroni fa il pontiere al centro e lancia la formazione Tempi Nuovi
  • Autonomie, unità, transizione. Le conclusioni di Fioroni all’incontro di Tempi nuovi (video-2)
  • Autonomie, unità, transizione. L’intervento di Fioroni all’incontro di Tempi Nuovi (video-1)
  • Napolitano, uomo delle istituzioni e autorevole interprete del rinnovamento della sinistra
  • Camaldoli porta allo scoperto l’esigenza di una nuova politica d’ispirazione cristiana
  • La sinistra sceglie Cappato, anche per questo i popolari devono tornare uniti
  • A Roma il convegno di Tempi Nuovi: Autonomia, Unità, Transizione
  • Fioroni al dibattito “Palla al Centro” promosso da Italia Viva
  • Morte Moscatelli, Fioroni: “È stato maestro di vita”
  • Francesco Verderami a colloquio con Giuseppe Fioroni, “Tempi nuovi per l’Europa, nel segno di De Gasperi”
  • Il ritorno in campo dei Popolari: “Noi, catalizzatori di questo ceto medio disarticolato”
  • Fioroni punta alle Europee con il nuovo centro. I “Popolari uniti” corteggiano FI, Calenda, Renzi e Moratti
Menù
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Meteo

booked.net

Contatti

www.ilviterbese.it

Redazione | Contatti

info@ilviterbese.it

redazione.ilviterbese@gmail.com

GALLERY
L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
Editore: Centro Studi Aldo Moro C. F. 90122270565
Registrazione Tribunale di Viterbo n. 1 del 5 Giugno 2018 | Copyright © 2018 - Il Viterbese.it - All rights reserved
Scroll to top
Skip to content
%d
    Open toolbar Accessibilità

    Accessibilità

    • Aumenta TestoAumenta Testo
    • Diminuisci TestoDiminuisci Testo
    • Scala di GrigioScala di Grigio
    • Più ContrastoPiù Contrasto
    • NegativoNegativo
    • Sfondo BiancoSfondo Bianco
    • Evidenzia LinkEvidenzia Link
    • Testo LegibileTesto Legibile
    • Reset Reset
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.