“Il figlio di Spelacchio”. “Spelacchio due la vendetta”. “Spelacchio de noantri”.
E’ stato sistemato da appena due giorni, ma l’albero di Natale scelto dal Comune per abbellire piazza del Plebiscito durante le feste ha già scatenato centinaia di commenti e battute. Dalla piazza reale a quella virtuale: sono tante le persone che, dopo aver visto le prime foto apparse su internet, hanno colto in questa pianta una certa somiglianza con un altro albero, Spelacchio, come fu soprannominato l’anno scorso dai romani l’abete sistemato a piazza Venezia a causa del suo aspetto “spelacchiato”. Una silhouette che lo rese famoso in tutto il mondo. Deriso ed amato allo stesso tempo, proprio per essere diverso da tutti gli altri alberi di Natale. Si scoprì poi che la pianta era malata, e infatti arrivò praticamente spoglia alla Befana.
In alcune foto, specie in alcune scattate dall’alto, la “somiglianza” è davvero notevole: “Mi sembra micragnosetto”, commenta una persona sul gruppo Viterbo centro storico chiuso. “Diamogli fiducia” risponde un altro. Anche se il tipo di abete è forse lo stesso, non sembrerebbe trattarsi di un nuovo Spelacchio.
A rendere migliore il risultato finale ci hanno pensato gli addobbi, che, a differenza di quelli usati su Spelacchio a Roma, hanno esaltato la forma della pianta, piuttosto che accentuarne gli eventuali difetti.