Zingaretti vuole fare il segretario del Pd. Legittimo, ci mancherebbe. Solo che prima dovrebbe spiegarci il suo progetto per l’Italia, la sua visione dell’economia, della politica internazionale, del debito pubblico, della disoccupazione e via discorrendo. Tutti temi infatti incredibilmente assenti dalla sua campagna elettorale. Come fa uno che vuole candidarsi a guidare il Paese a far finta di nulla? Mistero.
“Domenica a Roma con un centinaio di giovani provenienti da tutta Italia – ha scritto ieri il governatore del Lazio su un suo profilo social – discuteremo di cosa fare del partito, di come costruire un’alternativa e rigenerare un campo largo del centrosinistra. E’ solo con una nuova classe dirigente che possiamo cambiare, ripartire e tornare ad affermare e vincere con le nostre idee nel Paese. Insieme possiamo farcela”. Una nuova classe dirigente, insomma – nuova come lui che sta in politica da quando portava i pantaloncini corti – ma poi, ci si chiede e gli chiediamo, per occuparsi di di che? Quali sono i programmi per il Paese? Di che parla insomma Zingaretti? Mica penserà che i problemi si risolvono da soli…
Mentre l’Italia affonda per le scellerate politiche giallo-verdi, con lo spread che sale e la Commissione europea che boccia la manovra economica, lui fa finta di niente. Pensa solo alle strategie interne e mai una parola su ciò che serve agli italiani. E allora perché dovremmo votarlo?