“Progetto nocciola Italia: come già molti di voi avranno avuto notizia, così si chiama il progetto delle nota multinazionale che ha annunciato che nei prossimi anni verrano impiantati ventimila nuovi ettari di nocciole in tutta Italia!!!! Se da un lato la notizia potrebbe agli occhi di molti, sembrare cosa buona per il nostro territorio viterbese, dove sono previsti 1500 ettari per i prossimi 5 anni, molti altri stanno già sul piede di guerra per ormai i ben noti effetti di tutti i fitofarmaci utilizzati per le colture delle nocciole. Il tasso di incidenza, soprattutto dei tumori linfatici nei territori dove le colture sono già belle intensive (mi riferisco ai paesi intorno ai monti Cimini) è ben noto. Vale la pena mettere ancora a rischio la nostra salute per il dio denaro?!? Evidentemente si”.
Pubblichiamo in forma anonima uno dei tanti commenti che circolano in Rete sul progetto che vedrà aumentare nella Tuscia la superficie di terreni per la produzione di nocciole.
Lo pubblichiamo per dimostrare come la popolazione dei Cimini, o grossa parte di essa, a torto o a ragione, viva come un problema serio l’ulteriore espandersi della monocoltura in questi territori. Con gli effetti, presunti o meno, che ne conseguono per ambiente e salute dell’uomo.
“Per eliminare ogni possibile dubbio nell’opinione pubblica – è stato annunciato – verrà organizzato un tavolo istituzionale che stimoli una corretta informazione in merito alle nostre nocciole”. Senza aprire un dibattito sul concetto di corretta informazione, la sensazione è che se si volevano prendere certe iniziative – al di là del fatto che possano raggiungere gli esiti vouti – ebbene, queste andavano prese molto tempo prima. Non a cose fatte, come lamentano in molti. Adesso, ma ci auguriamo di sbagliare noi, sembra un po’ tardi. O no?