Oltre 4 milioni di euro ad alcuni Comuni della Tuscia per la gestione dei rifiuti da due differenti bandi emanati dalla Regione Lazio. Ma la notizia non è questa. L’aspetto originale è che a dare il via libera a questi fondi con la relativa graduatoria sia stata nei giorni scorsi l’assessore all’Ambiente del Comune di Vetralla, l’ingegnera Flaminia Tosini, che in Regione dirige proprio il settore Ambiente e Ciclo dei rifiuti.

Come avevamo già segnalato questa estate, quando alla Tosini furono assegnate nuove deleghe dopo un rimpasto nella giunta Coppari, la situazione che si è creata tra Regione e Comune di Vetralla è un po’ bizzarra. Uno di quei casi in cui, come si dice, chi fa il controllore è allo stesso tempo il soggetto controllato. Nessuna regola violata. Se non, magari, quelle di opportunità: è opportuno, cioè, che un dirigente della Regione – al di là della professionalità e della neutralità che nessuno mette in discussione – sia chiamato a prendere decisioni che potrebbero riguardare il Comune dove, a livello politico, si occupa della stessa materia? O, ancora: è opportuno che un dirigente debba assumere decisioni che potrebbero riguardare Comuni in competizione con quello in cui è assessore per l’aggiudicazione di ingenti finanziamenti?

Una premessa: in questo caso le decisioni assunte non riguardano il Comune di Vetralla. La prima determinazione stanzia 2 milioni e 530mila euro per misure a favore delle attività di compostaggio e di auto compostaggio. La seconda invece mette a disposizione 1.560.353,33 euro per la realizzazione di isole ecologiche. Il tutto a fronte di richieste economiche spesso più alte rispetto alla cifra poi assegnata effettivamente dalla Regione per i singoli progetti, di cui quelli ammessi sono il frutto di una precedente selezione.
Ma la domanda, senza alcuna malizia, resta comunque: se in futuro, e prima o poi potrebbe accadere, si dovesse presentare un bando a cui decide di concorrere anche il Comune di Veralla, l’ingegnera Tosini si trova in una condizione ideale per poter prendere una decisione senza alimentare, per esempio da chi si sentisse ingiustamente escluso dall’assegnazione di fondi regionali, eventuali congetture e teoremi?