Quelli che consideravano Renzi morto e sepolto con la Leopolda hanno invece visto un popolo vivo, consapevole delle difficoltà, ma carico di entusiasmo. Chi era a Firenze lo scorso fine settimana ha sentito sulla propria pelle un’energia nuova e vitale. Il tutto in un bellissimo scambio generazionale. Sul palco si sono alternati i giovanissimi, diversi anche i minorenni, e “ragazzi” sessantenni che hanno letteralmente infiammato la platea. Il numero dei partecipanti – fa notare lo stessi Renzi – ha frantumato tutti i record degli scorsi anni.
La Leopolda è stata anche l’occasione per rispondere a Salvini, che su Facebook aveva scritto che il Pd di Renzi ha massacrato gli italiani: “Noi – è stata la replica con orgoglio dall’ex presidente del Consiglio – abbiamo fatto ripartire l’Italia. Noi abbiamo preso il 18% alle elezioni, lui il 17. Se loro governano e noi no è solo perché noi non ci siamo svenduti ai Cinque stelle per una poltrona come invece ha fatto la Lega”. E sulle politiche anti europee dell’esecutivo gialloverde: “La cialtronaggine del governo ha fatto crescere lo spread da 100 a 300: sono 5 miliardi di euro che paghiamo tutti. Questi sono i fatti, Salvini. Il resto è propaganda”.
Una delle prime cose fatte dal governo Renzi durante i #MilleGiorni è stato il piano straordinario di 220 milioni per il Made in Italy con Federica Guidi, Carlo Calenda e Ivan Scalfarotto. E risultati stanno arrivando. E’ infatti di qualche giorno fa la notizia secondo la quale il Made in Italy mai è stato così in alto.
I 5 Stelle dal canto loro sono capaci solo ad insultare. Insultano il capo dello Stato italiano, il capo dello Stato francese, l’opposizione e – parole di Grillo – anche le persone che soffrono per l’autismo. Chi ha un figlio con disturbi allo spettro autistico combatte ogni giorno perché il suo bambino non venga discriminato. Che vergogna vedere il primo partito italiano che chiude la propria festa annuale con parole di scherno verso queste famiglie.
Il Pd è diverso dai 5 Stelle non solo per il garantismo contro il giustizialismo, il lavoro contro il reddito di cittadinanza, la legalità contro i condoni. Ma anche sui diritti: il Pd è il partito della legge sull’autismo, sul terzo settore, sul dopo di noi.
“Insultare Mattarella o Macron è inaccettabile per una forza politica. Ma nella mia scala di valori – ha commentato Renzi – prendersi gioco di un bambino autistico è peggio che offendere il presidente della Repubblica. Senza giri di parole: Beppe Grillo, per me fai schifo”.