La produzione e il riuso dei materiali per un ciclo di vita durevole è stato il tema di un importante seminario, organizzato dal parlamentare europeo del Partito democratico Enrico Gasbarra, che si è svolto a Bruxelles. Hanno partecipato anche alcuni giovani amministratori della Tuscia, un gruppo di studenti e un’azienda di Bassano in Teverina – la Policarta – impegnata da anni in politiche di economia circolare, intendendo con ciò le buone prassi industriali volte a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.
In particolare, con economia circolare – per favorire la quale l’Unione europea ha varato un’apposita direttiva (da qui i seminari che sul tema si svolgono a Bruxelles) – si definisce un’economia pensata per potersi rigenerare da sola, riducendo gli sprechi e i danni all’ambiente. In un’economia circolare i materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. L’economia circolare è dunque un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.