Mentre Matteo Salvini auspica la pace fiscale e per difenderla entra in rotta di collisione con Di Maio, che invece contro gli evasori vuole mostrare il pugno di ferro, a Viterbo l’amministrazione a trazione leghista vara la guerra fiscale. A dirigerla l’assessore di Fondazione Barbieri. Il ragionier Paolo d’altra parte l’aveva promesso il giorno stesso in cui si insediò: troppi furbi, il Comune, costi quel che costi, deve rientrare delle somme che gli spettano.
E così da qualche giorno è entrato in azione l’ufficio istituito a supporto del settore tributi proprio per scovare chi non è in regola con i pagamenti: 5mila, secondo le prime stime diffuse dal contabile assessore, gli accertamenti che stanno per partire. In questa prima fase si parla soprattutto di Imu.
Per carità – si è affrettato a specificare Barbieri – non è detto che siano tutti evasori, magari ci sarà, tra questi 5000 finiti nel mirino, anche tanta gente che ha solo pagato, forse per sbaglio, meno del previsto. Ma tant’è.
Nella struttura lavorano parte dei dipendenti della ex Esattorie.