Controlli anche di notte e poi “sì al sequestro del raccolto nei casi reiterati, dopo la prima o la seconda multa per la stessa infrazione”, spiega il sindaco Danilo Piersanti.
A Gallese il Comune è pronto a inasprire le sanzioni contro chi fa uso di pesticidi e diserbanti senza rispettare le regole che servono a tutelare l’ambiente e la salute delle persone. Un problema che riguarda la produzione delle nocciole, ma non solo: “Presto stringeremo i controlli anche su altre coltivazioni di tipo industriale che si stanno diffondendo sul nostro territorio”, dice sempre il sindaco.
A dettare la linea è uno degli amministratori del comprensorio dei Cimini più impegnato su questo fronte, anche a costo di rendersi impopolare, “ma penso che la maggior parte della popolazione – afferma Piersanti – sia dalla mia parte”. Non solo i suoi concittadini a dire il vero. Nelle settimane scorse il sindaco di Gallese ha ricevuto il plauso di molta gente, anche al di fuori del proprio comune, per il gran numero di controlli eseguiti prima della raccolta delle nocciole. Verifiche che hanno portato a multare diversi coltivatori scorretti. Le infrazioni riguardavano, tra l‘altro, il mancato rispetto delle distanze o la mancata affissione del cartello che avvisa le persone di non avvicinarsi durante i trattamenti chimici. E altre violazioni ancora, come quella di non spargere sostanze in condizioni di vento forte o di non usare i prodotti sul margine della strada.
“Abbiamo assegnato multe di qualche centinaio di euro, ma sto pensando alla possibilità, per il prossimo anno, di modificare il regolamento e sequestrare anche il raccolto, per scoraggiare in maniera definitiva queste pratiche. Un provvedimento da assumere nei casi più gravi”.
Una proposta, quella del sequestro del raccolto, lanciata a Castel Sant’Elia nei giorni scorsi dal presidente del biodistretto Famiano Crucianelli. “Un ragionamento che condivido – dice Piersanti -. Anche se, devo dire, le multe sono molto più efficaci di quanto si pensi: qualche disturbo lo creano sempre a chi vuole fare il furbetto. Dopo la contravvenzione il soggetto in questione si sente molto meno tranquillo e quasi come fosse sotto controllo costante”.
L’altra idea è quella di eseguire controlli anche di notte. “Ci sono persone che studiano qualsiasi escamotage pur di riuscire a eludere le regole. Si tratta soprattutto di coltivatori che vengono dai paesi vicini e che hanno terreni nel nostro comune”.
“Ma vorrei però sottolineare – conclude il sindaco di Gallese – che ci sono tanti altri agricoltori che si comportano in maniera corretta e poi tanti produttori biologici. Che sono un esempio di agricoltura che rispetta l’ambiente e che sono impegnati anche socialmente su queste tematiche, per esempio andando nelle scuole per spiegare ai bambini cosa significhi veramente coltivare la terra. Anche per loro è giusto portare avanti questa battaglia”.