L’aggressione avvenuta durante il tesseramento mette ancora di più l’accento sulla necessità di ricostruire le ragioni dell’unità del Partito democratico attraverso un lungo e paziente lavoro affidato al commissario. Non si può pensare, in un partito così profondamente diviso, di continuare con le conte: facendo in questo modo infatti si produce solo ulteriore esasperazione di animi, come dimostrano appunto i fatti di ieri, laddove – non era mai accaduto prima d’ora – si è passati dalla violenza verbale a quella fisica.
Occorre che il nazionale prenda atto che la il Pd viterbese, per ritornare ad essere una comunità, ha bisogno di un’attività a 360 gradi del commissario, finalizzata a smussare angoli e riannodare fili. Non si può fare diversamente. Le conte, inutili in congressi in cui le decisioni spettano comunque alle primarie, vanno dunque evitate per non rischiare di perdere ulteriori credibilità e consensi. E’ chiaro che all’interno della comunità democrat taluni pensino di agire al di sopra e al di là delle regole: ma no, ciò non è accettabile, questa non è politica, non ci si può comportare come se si stesse nel Far West.