Un primato per la giunta a Palazzo dei Priori. Per la prima volta nella storia della città si è riusciti a far intervenire un prefetto su temi che, tra virgolette, non sarebbero di interesse diretto dell’inquilino di Palazzo del Governo. Stiamo parlando di termalismo, infatti, non di sicurezza, terremoti, alluvioni o vicende simili.
Chissà che ne pensa l’assessora Claudia Nunzi, che, nonostante le promesse di questa estate, non è stata ancora in grado di riaprire il parco del Bullicame, dove la callara è a secco da tempo e i cristalli danneggiati dai vandali non sono stati riparati.
La notizia è stata diffusa dal Messaggero di Viterbo: con una lettera, Giovanni Bruno avrebbe chiesto chiarimenti al sindaco sui problemi che affliggono sorgenti e pozze pubbliche. Esortando la giunta a darsi una mossa. Probabile che il prefetto abbia ricevuto proteste da parte di turisti e residenti. E ciò sarebbe un dato significativo della sfiducia che i cittadini nutrono nei confronti del Comune.
L’intervento del Palazzo del Governo fa capire ancora meglio come la situazione sia grave. Per l’immagine della città una catastrofe, appunto.
L’assessora, da parte sua, è sparita. Dopo i fuochi d‘artificio di inizio legislatura sulla sicurezza (la multa a chi fa l’elemosina, la guerra a chi stende i panni sui fili in centro, le ronde notturne della municipale, la sfilata tra i vigili la notte di Santa Rosa e il daspo a una donna ubriaca), vicende che le erano valse il soprannome di sceriffa, ora la Nunzi non si sente più. Ultima apparizione social per la festa dei nonni.
Si dice che il sindaco Arena, un uomo molto paziente, stia perdendo la calma. E la lettera del prefetto non avrebbe fatto altro che peggiorare il suo umore, già nero dopo le proteste dei sindacati della municipale per come è stata gestita dall’assessora la questione dei servizi notturni. Insomma, si preannuncia un autunno molto caldo a Palazzo dei Priori, e la temperatura dell’acqua termale non c’entra nulla.