Matteo Renzi interviene con un lungo post su Facebook sui gravi rischi rappresentati per il Paese dalla manovra economica combinata al populismo di M5S e Lega.
Parliamoci chiaro, amici.
Il problema non è l’Europa, non è lo spread, non è il deficit.
O meglio: non è solo questo.
Il problema è la deriva venezuelana che stiamo rischiando. Il problema è che stanno prendendo in giro gli italiani.
Dicono che hanno abolito la povertà per decreto. E fingono di crederci.
Dicono che stanno mantenendo le promesse elettorali quando nonostante la guerra ai mercati faranno al massimo il 10% di ciò che hanno promesso. Stanno mentendo, ancora.
Dicono che loro sono il popolo ma in Piazza con le bandiere ci sono solo i parlamentari: la presunta classe dirigente del paese che fa la claque al Governo sul balcone.
Il problema è che premiano i furbi con i condoni e dicono agli altri: se paghi le tasse, sei scemo.
Il problema è che ti abituano all’assistenzialismo, in perfetta continuità con decenni di cattiva politica, specie al sud.
Il problema è che educano a non rischiare: mettiti ad aspettare comodo sul divano, che adesso arriva il reddito di cittadinanza (che comunque non arriverà nelle forme promesse)
Il problema non è l’Europa, amici.
Il problema diventa l’Italia.
Nei prossimi 12/18 mesi l’economia si bloccherà.
I posti di lavoro diminuiranno dopo anni di segno più. Gli investitori stranieri ridurranno gli investimenti.
Hanno creato una incredibile macchina da guerra chiamata Ufficio Comunicazione
Negli anni scorsi hanno massacrato i nemici con FakeNews e con la complicità di qualche media tradizionale
Adesso negano la realtà, parlano di cambiamento, evocano la giornata storica.
Domani la stessa macchina che avete visto in funzione tra le bandiere sotto palazzo Chigi sarà impegnata a pieno regime per giustificare il fallimento e dare la colpa ai poteri forti.
Il copione è già scritto.
La verità è che la Manovra del popolo è una retromarcia. L’Italia smetterà di crescere, di assumere, di intraprendere.
A maggior ragione oggi va rilanciata la sfida: la sfida più grande è culturale, educativa, umana.
Dire e ribadire che noi siamo totalmente altro rispetto a questi venditori di fumo.
Dire e ribadire che all’Italia serve altro.
Sarà una battaglia durissima. Ma sono assolutamente convinto che la verità sia più forte degli slogan. Che il coraggio sia più forte delle paure. Che il tempo sia in grado di sconfiggere la propaganda.
Mai come adesso uniti contro l’industria delle FakeNews, contro i teorici dello sfascio. Adesso è il momento di farsi sentire, a viso aperto. Chi tace è complice delle loro bugie.