Altro che le epurazioni e le depurazioni minacciate da Rocco Casalino all’indirizzo dei dirigenti del Mef: tra i grillini viterbesi c’è chi farebbe cose di gran lunga peggiori, al limite delle aggressioni fisiche se non la pensi allo stesso modo. A dirlo non sono i giornalisti (generalmente accusati di lavorare di fantasia), né il Pd o Forza Italia, ma alcuni degli stessi militanti che nel corso degli ultimi anni si sono prima avvicinati al movimento e poi se ne sono allontanati per il presunto clima dittatoriale instaurato da alcuni personaggi autoproclamatisi al vertice del meetup locale.
Dopo le polemiche suscitate a primavera per la designazione del candidato a sindaco – da ricordare che Erbetti è stato nominato con meno di 10 voti – sta facendo molto discutere in questi giorni la presa di posizione pubblica del militante Sandro Milioni, che per denunciare le presunte follie a cui ha assistito in questi anni ha spedito una lettera aperta ad alcuni siti di informazione. (…) Sere fa – parole testuali – durante una delle nostre riunioni, dopo aver espresso il mio parere su alcune iniziative intraprese nella nostra campagna elettorale, secondo me rivelatesi degli autentici flop, sono stato invitato da uno dei presenti ad uscire dalla sede e a risolvere la faccenda tra noi due nel vicolo. (…) Io naturalmente non sono caduto in tale trappola provocatoria, ma il fatto la dice lunga su cosa avviene in realtà all’interno del gruppo grillino viterbese: ho avuto modo di sapere che diversi appartenenti a esso prima del mio arrivo se ne erano già andati per approdare a una lista civica di Chiara Frontini. Fortunatamente – aggiunge – non tutti sono così: ci sono anche persone veramente squisite e molto volenterose. Purtroppo, però la parte più arrogante del movimento prende il sopravvento: basti pensare che il nostro candidato a sindaco doveva essere una donna, la quale però, dopo essere stata votata dalla maggioranza, è stata indotta a fare un passo indietro per lasciare il posto alla candidatura di Erbetti, causa le accuse di incompetenza rivoltele da questi. Accuse in genere mosse al M5S dagli altri partiti, e a livello locale lanciate invece al suo interno. (…) Intendo mettere al corrente i vertici nazionali del M5S su come i loro corrispondenti locali si stanno comportando a Viterbo”.
Non c’è da aggiungere altro.