E’ un appello unanime e forte quello che si leva dalla sala dell’ex chiesa degli Almadiani, dove amministratori, sindacati e imprenditori si sono dati appuntamento al primo incontro della due giorni organizzata dal Partito Democratico di Viterbo per discutere su: “futuro delle infrastrutture viterbesi tra trasversale, periferie e asfalti”.
“Viterbo è una città bellissima e non può subire questo impoverimento infrastrutturale – ha detto il senatore, Salvatore Margiotta, capogruppo del Pd in Commissione Lavori Pubblici -. Raccolgo con impegno e determinazione l’appello che oggi ho ascoltato dagli amministratori di questo territorio e penso che se ci sia la stessa determinazione e impegno si può tornare a discutere di Aeroporto. Altrettanto determinante è completare la Trasversale come opera fondamentale per il nostro Paese. Spero che il Governo attuale riesca a comprendere che programmare e realizzare infrastrutture è molto più importante per lo sviluppo del Paese di quanto lo sia mantenere insostenibili promesse.
Una posizione chiara del Senatore; Salvatore Margiotta, sollecitata dai molti interventi che si sono susseguiti durante il confronto. Ad inquadrare i temi della giornata il Segretario dell’Unione Comunale del Pd di Viterbo, Martina Minchella, che non ha tralasciato quello che in molti hanno definito uno “scippo”, ovvero: il finanziamento della legge Speciale sulle Periferie che avrebbe portato a Viterbo investimenti per oltre 17milioni di euro, ma che un emendamento ha praticamente annullato.
“Siamo sinceramente stanchi di parlare di occasione perse per la Tuscia – ha detto il consigliere comunale del Pd, Luisa Ciambella -. Occasioni sfumate non per inconsistenza de progetti, ma per inconsistenza della politica. Il Governo Prodi aveva scelto Viterbo come sede di un nuovo aeroporto nel Lazio, purtroppo le liti e le attenzioni sulla gestione urbanistica degli amministratori viterbesi ci sono costate care. Ritardi e mancata programmazione hanno fatto sfumare il progetto. Oggi siamo di fronte allo stesso scenario: il Governo Gentiloni concede un finanziamento importante per le periferie, il governo successivo cancella tutti gli investimenti creando un danno inimmaginabile alle prospettive di sviluppo del Paese. Non dobbiamo abbatterci, ma altrettanto dobbiamo lottare insieme, tutti gli amministratori per riaffermare i diritto di Viterbo e della Tuscia ad avere quanto gli era stato concesso, per il nostro futuro e quello dei nostri figli”.
Critico e pungente sulla decisione assunta per il Piano delle Periferie è stato il consigliere del Pd, Alvaro Ricci: “Al danno di prospettiva, purtroppo è inevitabile che si aggiunga quello oggettivo. La cancellazione del finanziamento del Piano Periferie costringerà ora il Comune a intervenire sulla struttura del bilancio e ancor peggio ad annullare i progetti che erano stati previsti. Uno su tutti il potenziamento viario dell’area del Poggino con la realizzazione di un’arteria stradale che raggiungendo la zona del bivio di Marta avrebbe rappresentato un prolungamento funzionale della Cassia e reso ancor più appetibile la nostra zona industriale. Perdiamo anche la possibilità di realizzare il soppresso ferroviario di Porta Fiorentina, così come tanti altri interventi nei quartieri della città. Oggi se hai Comuni non viene concessa la possibilità di fare investimenti non esistono altre forme di sviluppo dei territorio e andremo verso un impoverimento maggiore di quello che oggi cerchiamo di combattere”.
A guardare verso la rinascita dell’intero territorio è stato il presidente della Provincia di Viterbo, Pietro Nocchi che ha puntato l’attenzione sul completamento della Trasversale. Partendo dallo spunto dato dal video degli industriali della Tuscia sui lavori del tratto Cinelli-Monteromano e le rassicurazioni di una prossima apertura nel mese di dicembre, Nocchi ha spiegato che “Il completamento della Trasversale è uno strumento reale di sviluppo non solo in termini industriali, economici e turistici ma in una prospettiva sociale che può riaccendere l’attenzione verso l’intera Tuscia come nodo di scambio interregionale”. “C’è il bisogno, come ha sollecitato Luisa Ciambella nel suo appello – ha proseguito Nocchi -, di costruire un patto sociale con tutti gli attori: istituzionali e non perché oggi il completamento della Trasversale è un’opportunità che la Tuscia non può perdere. Altrettanto dobbiamo essere uniti perché sul tema della sicurezza stradale e infrastrutturale si programmino interventi concreti. Abbiamo bisogno di investimenti per riqualificare la rete viaria della Provincia e soprattutto per completare la messa in sicurezza di molti edifici pubblici, primi fra tutti le scuole”.
Sollecitazioni al quale il senatore Salvatore Margiotta non si è sottratto. “Questo Governo – ha evidenziato il sentore del Pd – sta racimolando fondi agli investimenti del Paese per fare finta di mantenere quelle promesse elettorali palesemente insostenibili. Quello che hanno cercato di far passare per anni è un approccio politico secondo cui le infrastrutture non si debbano fare. Ma oggi senza un piano di rilancio infrastrutturale il nostro Paese rischia di indietreggiare e certe contraddizioni cominciano ad emergere. Sembra un paradosso ma chi per anni ha puntato il dito contro l’impoverimento delle periferie e la conseguenza di generare criminalità oggi, una volta al Governo, si prende la responsabilità di cancellare il piano di finanziamento delle periferie, nel tentativo di cercare fondi da spostare su piani di assistenzialismo che no producono sviluppo per il Paese. In questa fase stiamo lavorando politicamente per cancellare l’emendamento che ha compromesso il finanziamento dei Piani per le Periferie, ma è altrettanto vero che c’era la possibilità di riparare e non l’hanno fatto. Spero sinceramente che l’Anci abbia fatto bene a fidarsi, altrimenti sarà un beffa per tutta l’Italia. Nessuno Governo può permettersi di lasciare indietro le periferie e i territori. La grande intuizione del governo Renzi e poi Gentiloni è stata proprio quella di investire sulle Province italiane. Non si può commettere l’errore di lasciare i Comuni da soli, specialmente quelli più piccoli che lentamente rischiano di perdere servizi fondamentali e scivolare in un isolamento pericoloso per tutti, specialmente per l’Italia”.
Conclusioni affidate ai rappresentai sindacali e delle istituzioni del territorio. Il segretario generale della Cisl, Fortunato Mannino non ha esitato a girare il coltello nella piaga: “Le strade della Tuscia sono equiparabili ad una carrareccia. Non possiamo pensare allo sviluppo con queste vie di comunicazione. Abbiamo bisogno di investimenti sulle sovrastrutture perché oltre all’isolamento rischiamo di perdere quelle poche imprese che lottano ogni girono per continuare a vivere”.
Emergenza emersa anche nelle parole di Publio Cascianelli, sindaco di Arlena di Castro: “La Trasversale è fondamentale, altrettanto gli interventi sulle Periferie, ma non commettiamo l’errore di lasciare nell’oblio i comuni più piccoli. Oggi comuni come Arlena si stanno lentamente spopolando perché i servizi sono sempre più lontani e le strade sempre più impraticabili. Anche parlare di turismo non è così semplice se ogni anno aumentano le difficoltà per raggiungere i territori. Dobbiamo fare squadra tutti insieme perché la Tuscia sia accessibile, solo così potremo avere uno sviluppo complessivo”.
Stessi elementi sulle quali si è focalizzata Sandra Pifferi, Assessore del Comune di Acquapendente. “In pochi anni abbiamo visto diminuire molti servizi nel nostro Comune – ha detto – e altrettanto quelle possibilità che potevano venire dalla Cassia stanno lentamente svanendo, sia perché la strada presenta criticità importanti, sia perché comuni come il nostro stanno subendo lo stesso impoverimento. Oggi servono nuovi investimenti non solo per le infrastrutture, ma anche per riqualificare il tessuto sociale dei piccoli comuni”.
“Dobbiamo rivendicare principio di essere classe dirigente e imporre l’agenda politica senza correre dietro agli umori – ha detto con fermezza il sindaco di Nepi, Pietro Soldatelli -. La politica deve rimettere al centro delle sue priorità la spesa per gli investimenti e ridare risorse agli enti locali. Non possiamo pensare di intervenire nella riqualificazione d una scuola se non c’è un piano di sostegno finanziario diffuso”.
Gli appuntamenti della Festa Democratica presso la ex chiesa degli Almadiani continuano oggi, sabato 15 settembre, con il flash mob, alle ore 17 sul tema “Il vaccino come tutela per la salute dei nostri figli” e a seguire con l’intervento introduttivo del Vice Segretario dell’Unione Comunale del Pd, Antonio Rizzello, si affronterà l’argomento: “Scuola e formazione, far crescere l’Italia” al quale parteciperanno: Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Regione Lazio, Eugenio Stelliferi, sindaco di Caprarola, Laura Pace Bonelli, dirigente scolastico, Moreno Busti, medico di famiglia, Alessandro Giovagnoli capogruppo Pd comune di Ronciglione, conclude Luisa Ciambella, modera Aldo Bellocchio segretario Circolo unico Pd di Viterbo.