Sceriffa e pure un po’ schiavista (è una battuta, perdonatecela), la nuova assessora alla polizia municipale Claudia Nunzi della Lega, che a forza di pretendere controlli di qua e di là starebbe mandando numerosi vigili urbani sull’orlo di un esaurimento di nervi. Così almeno a sentire i sindacati, che hanno diffuso una nota ufficiale per denunciare presunte “gravi violazioni dei diritti dei lavoratori”.
A neanche due mesi dall’insediamento della nuova giunta e a una settimana dalla sfilata sulla salita di Porta Romana per prendere in consegna la sicurezza della Macchina di Santa Rosa, finisce dunque la luna di miele tra l’amministrazione di centrodestra e la municipale: “La Uil/Fpl constata con particolare stupore e viva preoccupazione – scrive il segretario provinciale Marco Aluisi – che i diritti dei lavoratori della polizia locale stanno subendo una progressiva pesante limitazione. Da mesi i ritmi di lavoro sono serrati, infatti sempre più frequentemente viene richiesto di lavorare con turni straordinari, anche per affrontare le mansioni quotidiane. Grandi sacrifici sono stati già richiesti agli operatori di polizia per affrontare le molteplici criticità dovute alla festa di Santa Rosa. Nonostante ciò, parte del personale continua a lavorare ininterrottamente dalla metà di agosto, con inevitabile aggravio di stanchezza e ripercussioni sul rendimento del lavoro: nelle ultime settimane sono stati soppressi addirittura i turni di riposo. Dal punto di vista normativo la Uil/Fpl evidenzia la gravità della violazione, diffidando gli organi dirigenti dal perseverare nei comportamenti lesivi dei diritti fondamentali dei lavoratori”.
E’ un fatto che la Nunzi dal giorno in cui si è insediata, per cercare di esaudire le istanze di un elettorato molto sensibile a certi temi, stia sottoponendo gli organici a veri e propri tour de force con aggiunta di compiti (tipo quelli contro i panni stesi sui fili volanti nel centro storico) che rendono sempre più difficile lavorare nel rispetto del contratto di lavoro. Mancano agenti, ovvio, e questo è il motivo per cui negli ultimi anni, al di della propaganda leghista, tante cose non si sono potute realizzare. Oltre agli agenti, mancano anche i soldi per assumerne di nuovi e dunque la situazione non poteva che sfociare in questo malcontento. L’unica buona notizia per ora arriva dalla commissione incaricata di scegliere il nuovo comandante del corpo: sembra che i lavori, dopo lo svolgimento dei colloqui qualche giorno fa, siano a buon punto. Ma di sicuro non sarà un nuovo comandante la panacea di tutti i mali, ragione per cui la Nunzi, esattamente come tutti gli assessori che l’hanno preceduta, sarà costretta a ridimensionare le pretese. Non per cattiva volontà, ma per oggettiva impossibilità a fare il passo più lungo della gamba. E figuriamoci se, oltre a tutti i compiti che devono già svolgere, venga aggiunto in capo ai vigili anche l’onore – come vorrebbe la sceriffa – di multare chi chiede e chi fa l’elemosina.