Diserbante usato nei noccioleti senza alcun rispetto delle regole, come ad esempio l’obbligo di affiggere i cartelli che indicano i trattamenti in corso oppure il rispetto delle distanze da confini e abitazioni quando lo si distribuisce. Con la giustificazione addotta che trattandosi di un prodotto biologico, l’impiego di questa sostanza non avrebbe conseguenze dannose, né sull’uomo né sull’ambiente. “State attenti – avverte invece Bengasi Battisti -. E’ una balla per rassicurare la gente. Una balla pericolosa e premeditata”.
L’ex sindaco di Corchiano è intervenuto con un post su Facebook per fare chiarezza su alcune voci che girano in paese, relative a misteriosi trattamenti che in questi giorni verrebbero eseguiti su alcuni terreni coltivati a nocciole: “Vista la delicatezza e l’importanza della vicenda – ha scritto – ritengo opportuna una risposta pubblica”.
Bengasi, a cosa si riferisce esattamente?
“Prima di tutto è necessario fare una premessa: bisogna chiarire che biologico significa coltura agricola eseguita senza l’utilizzo di sostanze chimiche. Questo è un punto sul quale non deve esserci confusione alcuna. Non possiamo far passare il concetto che esistano diserbanti biologici. E’ un ossimoro, una follia”.
Come è venuto a conoscenza dei fatti in cui parla nel suo post?
“Alcune persone, confuse, mi hanno scritto facendomi questa domanda: chi usa il diserbante biologico deve rispettare le distanze? Non capivo, così mi sono fatto spiegare bene. Mi hanno riferito di questi voci su un essiccatore biologico, il diserbante balla come l’ho ribattezzato io, che verrebbe usato nella nostra zona. Si parla di qualcuno che, usando i diserbanti in maniera irregolare, si sarebbe giustificato con chi chiedeva spiegazioni, affermando che stesse distribuendo un prodotto biologico e che per questo fosse esentato dal rispettare codici e regolamenti che invece valgono per chi usa i diserbanti chimici. Con la stessa motivazione, su alcuni terreni non sarebbero stati apposti quei cartelli che allertano la cittadinanza quando sono in corso i trattamenti e che contengono le informazioni sul principio attivo del diserbante. Un dato fondamentale, questo, affinché le autorità possano controllare se quanto dichiarato corrisponde alla verità, attraverso l’analisi del terreno”.
Un fatto grave.
“Sì, ed è grave che queste voci sull’esistenza di diserbanti biologici, a quanto vedo molto diffuse, vengano lasciate correre. Rischiamo di soccombere davanti a questi fatti, la gente inizia ad avere questo genere di sensazioni. La cosa ancor più assurda è che queste persone, comportandosi in questo modo, danneggiano i tanti agricoltori – i custodi del creato come mi piace definirli – che con rinunce e fatiche in questi giorni stanno tosando l’erba nei noccioleti con mezzi meccanici e manuali”.