Saltano e ballano sulle fontane storiche di Viterbo, ma a Palazzo dei Priori nessuno dice niente.
E’ preoccupante il silenzio dell’amministrazione comunale sui fatti che si sono verificati la sera del 24. A una settimana esatta dall’evento Street Work Out, durante il quale alcuni partecipanti alla manifestazione sono saliti sui preziosi monumenti in peperino per fare ginnastica, non è uscita ancora nessuna dichiarazione da parte della giunta, né per stigmatizzare l’episodio, né per annunciare che sul caso saranno fatte verifiche. Se non altro per evitare che in futuro si ripetano casi simili.
Il primo da cui si aspettava almeno un comunicato è l’assessore alla Cultura Marco De Carolis, visto che, tra l’altro, la manifestazione aveva il patrocinio del suo assessorato. Almeno a una domanda però De Carolis dovrebbe rispondere: presa visione delle immagini che circolano in rete, l’assessore ha dato o meno incarico ai tecnici del Comune di verificare se le fontane abbiano riportato danni?
Poi c’è la questione relativa alla sicurezza, con l’assessora alla municipale Claudia Nunzi. Oltre trecento i partecipanti al work out. Festosi, pacifici e colorati. Tuttavia, c’è da chiedersi, era stato predisposto un adeguato sistema di sicurezza per tutelare in primis la loro incolumità? Viene da pensare che se alcune persone (una decina) si sono sentite libere di salire sulle fontane, forse è perché in piazza di agenti della municipale non ce ne erano. Agenti che con un semplice richiamo verbale avrebbero potuto riportare la situazione all’ordine. La vicenda si sarebbe chiusa lì, evitando, inoltre, tutto questo polverone.
La questione invece non è per niente chiusa. Anzi. Alla luce dell’ordinanza emanata dal sindaco il 23 agosto sulla salvaguardia delle fontane che si trovano lungo il percorso della Macchina di Santa, e che vieta a chiunque “di sostare su qualsiasi parte costituente il complesso architettonico e scultoreo” delle fontane stesse, la municipale cosa ha intenzione di fare? La decorrenza dell’ordinanza scattava dal giorno della sua emanazione, i divieti quindi non si riferiscono solo alla notte del Trasporto e i fatti avvenuti durante il work out, che si è svolto il 24, rientrerebbero a tutti gli effetti tra quelli punibili. Se il Comune non applicasse alcuna sanzione ora – è la questione sulla quale ci si sta interrogando -, chi lo autorizzerebbe a multare quanti si dovessero mettere sulle fontane in piazza Fontana Grande o in piazza delle Erbe per assistere al Trasporto? O, sarebbe meglio dire, perché le persone che venissero multate la sera del tre settembre, dovrebbero poi pagare? Insomma, il Comune, secondo chi porta avanti questo ragionamento, non sanzionando chi si è arrampicato sulle fontane per fare ginnastica all’evento Street Work Out, andrebbe a creare un precedente che di fatto annulla l’effetto stesso dell’ordinanza in vista della notte di Santa Rosa.