Va bene il risanamento del debito sanitario, siamo tutti d’accordo, ma la “cura” adottata da Zingaretti mostra ogni giorno di più i propri, incredibili limiti. Le conseguenze dei tagli vanno infatti a gravare solo sui cittadini, che vedono diminuire i servizi erogati e la loro qualità, e sui lavoratori delle ditte esterne, le quali, dopo aver partecipato a gare al ribasso, somministrano contratti che rasentano l’anti sindacalismo.
Non c’è male per uno che si candida a guidare il Partito democratico.
E’ di queste ore l’ennesima esplosione della rabbia degli addetti ai cup – centinaia e centinaia di persone in tutta la regione, molte anche in provincia di Viterbo – che, dopo l’aggiudicazione del nuovo appalto per l’espletamento del servizio, si vedono sottoposti contratti rivoluzionati, tutti da fame o quasi. Si calcola che la maggior parte di loro – demansionati e privati degli scatti di anzianità – possano arrivare a percepire anche 200 o 300 euro in meno al mese. Una situazione gravissima sulla quale si stanno mobilitando le opposizione, che chiedono a Zingaretti di intervenire con decisione per ripristinare la “legalità”.
“Chiediamo alla Regione – spiega l’esponente di Forza Italia Simeone – di rompere il muro di silenzio e di convocare con urgenza, anticipando la data del 10 settembre, un incontro con le sigle sindacali per dare certezze ai lavoratori che con il proprio impegno assicurano ogni giorno l’erogazione di servizi ed assistenza fondamentale agli utenti della sanità del Lazio e che sono stati letteralmente umiliati dalle condizioni dettate loro della società entrante nella gestione del servizio”.
Piena solidarietà ai lavoratori dei cup viene espressa anche da Eleonora Mattia del Pd: “Ci sono uomini e donne fortemente preoccupati dai cambi di appalto. Bene il rinvio del subentro, disposto dall’assessore, ma si compiano tutti gli atti affinché i lavoratori vengano tutelati a livello contrattuale e salariale. La Regione Lazio deve impegnarsi a far rispettare fino in fondo l’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali per garantire legalità e garanzie occupazionali”.