Caprarola capitale del gusto. La città è stata scelta come sede di una accademia di alta formazione culinaria, da dove usciranno i nuovi chef d’Italia. Ma non solo. Nell’accademia, che sarà ospitata nelle scuderie di Palazzo Farnese, verranno organizzati workshop, convention e festival. Un luogo in grado di attirare appassionati e professionisti, amatori e artisti, studenti e operatori del settore.
Il progetto è stato ideato e promosso dalla Fondazione Its Agroalimentare. E ha il sostegno economico del Miur e della Regione Lazio. Si parte con un finanziamento che si aggira intorno a 200mila euro. Coinvolta la Fondazione Caffeina che si occuperà della gestione degli eventi dell’Accademia, e di mettere a disposizione dei partecipanti ai corsi il “know how” maturato in questo settore nel corso degli anni.
Il percorso didattico, della durata di due anni, sarà aperto a trenta ragazzi, scelti attraverso un bando. A settembre l’accademia sarà presentata alla Rete degli istituti alberghieri, e a novembre inizieranno le lezioni. Gli studenti potranno soggiornare presso la scuola, così da immergersi completamente in questa esperienza. Anche una parte dei docenti, la metà, sarà scelta attraverso apposite graduatorie, gli altri, invece, verranno individuati tra figure di spicco del mondo dell’impresa, chef stellati, ristoratori di fama nazionale. I corsi, infine, suddivisi in 4 semestri saranno organizzati in una parte teorica e in una pratica, con stage presso ristoranti e aziende.
Al termine di questo percorso gli studenti riceveranno la qualifica di “Tecnico superiore delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali”. Non si tratta di semplici esperti di cucina. Ma figure, che, come spiega il sindaco Eugenio Stelliferi, “sapranno cucinare bene e acquistare meglio”. Nel senso che dei prodotti che utilizzeranno in cucina conosceranno tutto: storia, caratteristiche e filiera.
“Siamo entusiasti di questa iniziativa – dice Stelliferi – perché rappresenta una vera opportunità per i nostri ragazzi sul fronte occupazionale. E’ evidente come un ragazzo formato abbia una marcia in più per entrare nel mondo del lavoro. Per di più in un settore, quello agroalimentare, che oggi va per la maggiore. E’ stata una felice intuizione e noi come Comune siamo pronti a dare il nostro contributo perché questo progetto si realizzi pienamente e al meglio”.