
Il disastro di Genova fa alzare il livello di attenzione anche in provincia di Viterbo, dove però, secondo una ricognizione sommaria dei sindaci, non esisterebbero situazioni particolarmente preoccupanti. Grave semmai è lo stato di degrado in cui versa la maggior parte delle strade, ma questo è un altro ragionamento. L’unico Comune in cui, tra linee ferroviarie e autostradali, insiste un numero consistente di viadotti è Orte e non a caso qui il sindaco Angelo Giuliani ha dichiarato di aver già contattato le Ferrovie e l’Anas, invitandoli ad effettuare verifiche alle strutture di propria competenza.
A Viterbo città, dove in realtà non si conosce l’esistenza di ponti particolarmente a rischio sia per traffico che per struttura, prende intanto ugualmente posizione il Movimento 5 Stelle con il consigliere comunale Massimo Erbetti, che ha annunciato la presentazione di una mozione al sindaco per invitare l’amministrazione ad effettuare controlli e verifiche.
“Il 14 agosto – dice Erbetti – rimarrà impresso nelle nostre menti per l’immane tragedia del crollo del viadotto Morandi di Genova. Un evento catastrofico, con circa 40 morti, numerosi feriti e centinaia di sfollati, che sicuramente si sarebbe potuto evitare se solo ci fosse stata un’adeguata manutenzione e un costante monitoraggio dell’infrastruttura. Per legge, la durata di una costruzione in cemento armato non dovrebbe essere inferiore a 50 anni. Le costruzioni sensibili come caserme, scuole, ospedali, ecc. dovrebbero invece avere una durata di almeno 100 anni, la tragedia di Genova ci dice chiaramente che purtroppo ciò in molti casi non avviene. Proprio per questo motivo e perché simili eventi catastrofici che spezzano vite innocenti non si verifichino più – spiega Erbetti – come M5S Viterbo abbiamo depositato una mozione urgente affinché il sindaco Giovanni Arena e la giunta attivino tempestivamente tutte le procedure necessarie volte a verificare lo stato di salute e la manutenzione effettuata su tutti i ponti, cavalcavia, sottopassi e viadotti presenti nel nostro Comune”.
Ora, come detto, non si capisce dove dovrebbero essere svolte le verifiche del Comune, se appunto a Viterbo città non risulta fino a prova contraria la presenza di ponti o viadotti, attraversati da migliaia di tir e auto, che potrebbero essere a rischio crolli.