Un po’ “sceriffa”, questa assessora alla municipale, Claudia Nunzi, 28 anni, che da quando è entrata in Comune non perde occasione per ribadire che le leggi vanno rispettate. Via le auto dalle piazze, via i venditori abusivi (extracomunitari) e adesso via il bucato steso sui fili davanti ai balconi in centro. Circondata dal suo “giglio magico” (pratica, questa, che i governi del cambiamento hanno ben accolto dal passato dopo averne dette di cotte e di crude) – composto guarda caso da un agente figlio di un consigliere comunale della Lega (Scardozzi) e da un sindacalista della Cisl (Rizzo) che non si sa bene quanti iscritti rappresenti – l’assessora le dà e le promette (modo di dire).
Animata da sano spirito giovanilistico, cavalca il vento leghista che spira in questo momento anche a Viterbo, seppure prima di lei a fare quello che sostiene ci hanno provato praticamente tutti. Solo che tra il dire e il fare ci passa di mezzo il mare e, a causa della mancanza di organici, non sarà facile neanche stavolta mantenere fede agli spot di questi giorni, tanto è vero che le auto nelle piazze teoricamente off limits continuano ad essere parcheggiate tranquillamente: basta che i vigili si allontanino un attimo e eccole là, sbucano da tutte le parti, motivo per cui c’è da ritenere che, subito dopo Santa Rosa, non appena si allenterà la tensione della movida estiva e si esaurirà la luna di miele tra la nuova amministrazione e la città, ne vedremo delle belle.
Gli agenti sono pochi, le pratiche da svolgere sono tante e pagare gli straordinari costa, tutte cose che la Nunzi dovrà necessariamente valutare e sarà a quel punto che capirà che non erano capre quelli che c’erano prima, molto più semplicemente sono le oggettive condizioni economiche del Comune di Viterbo a non consentire di fare i miracoli. Servono gli agenti, ovvio, ma vanno fatti i concorsi e quindi sono necessarie le coperture finanziarie: è questa la vera partita da giocare, non gli interventi spot a uso e consumo dei social o il pensare di essere più bravi degli altri. D’altra parte, basta girare un po’ nei vari quartieri per rendersi conto che la gente continua a buttare i rifiuti ovunque semplicemente perché – dato per assodato che manca un’educazione civica degna di questo nome – non ci sono, né ci potranno mai essere, uomini e mezzi per presidiare la città 24 ore su 24.
Insomma, ben venga l’entusiasmo, ma la Nunzi si renderà conto conto che la politica non è fatta solo di post su Facebook e comunicati stampa copiati ed incollati dai siti viterbesi.