L’11 e il 12 agosto i giovani di circa 200 diocesi italiane, accompagnati da più di 100 vescovi, hanno incontrato a Roma papa Francesco in previsione della giornata mondiale della gioventù 2019 di Panama.
In vista di questo appuntamento, ragazzi e ragazze provenienti da tutte le diocesi italiane hanno intrapreso dei cammini per vivere l’esperienza del pellegrinaggio e prepararsi spiritualmente all’evento. La diocesi di Andria ha scelto di iniziare il proprio cammino a Montefiascone, percorrendo un tracciato a forte valenza spirituale, appositamente studiato dalla guida ambientale escursionistica Antonio Correnti e che unisce la via Francigena, il Cammino di Santa Giacinta e la Variante Cimina della Via Francigena. I comuni attraversati nei circa 65 chilometri di cammino sono stati Viterbo, Canepina, Vignanello, Vallerano, Carbognano, Caprarola e Ronciglione, ognuno custode di storie di santi e tradizioni secolari.
Il tracciato così pensato, ha permesso ai giovani pellegrini pugliesi, accompagnati da don Pasquale Gallucci e don Francesco Di Corato, di scoprire la varietà e l’unicità dei paesaggi della Tuscia: dalla pianura di Viterbo con le sue sorgenti termali e il basolato romano della via Francigena, all’inaspettata pineta dei Monti Cimini, ai castagneti secolari di Canepina e Vignanello che lasciano lentamente posto ai noccioleti di Caprarola e Ronciglione. E poi le bellezze storico-architettoniche del centro storico di Viterbo, del Castello Ruspoli di Vignanello, del Castello di Giulia Farnese a Carbognano, di Palazzo Farnese a Caprarola. E poi, ancora, Ronciglione, con il suo borgo medievale e il santuario paleocristiano di Sant’Eusebio, luogo di incontro tra natura e spiritualità.
La chiesa di Sant’Eusebio è tornata così ad essere ciò che per secoli e secoli è stata, un momento di sosta e preghiera dei pellegrini della via Francigena. Proprio a Sant’Eusebio, Luigi Mansi, vescovo di Andria, ha voluto concelebrare la messa con i sacerdoti che hanno accompagnato i giovani lungo il cammino.
A fare gli onori di casa, il presidente dell’associazione “Mariangela Virgili”, Bruno Pastorelli, che ha curato tutti gli aspetti legati all’accoglienza dei pellegrini, dal trasferimento dalla chiesa di San’Eusebio alla palestra comunale. La cena e il pernottamento sono stati assicurati da Alberto Aramini, presidente dell’istituzione Centri Sportivi Mascarucci.
Questo pellegrinaggio si aggiunge alle numerose iniziative che negli ultimi anni l’associazione culturale Variante Cimina della Via Francigena ha portato avanti per la valorizzazione e promozione di questi territori e delle loro ricchezze ambientali, culturali ed enogastronomiche.