Il governo del cambiamento toglie il futuro alla nostra città. Svaniscono le attese di tanti elettori della Lega e del Movimento 5 Stelle, che mai avrebbero immaginato che in 60 giorni Salvini e Di Maio si accanissero così contro Viterbo. Togliere i 20 milioni per il recupero delle periferie della città, ottenuti grazie a un lavoro di anni, condotto dal Comune, dalle associazioni di categoria e dagli imprenditori, è un colpo che nessuno si aspettava. Una punizione, un danno che non si recupererà più.
Hanno scelto, al governo, di favorire i Comuni del Nord, quelli ricchi dei loro avanzi di amministrazione – che ora potranno spendere ora – e per farlo affossano le piccole città come Viterbo. Una manovra elettorale, quella contenuta nel “mille proroghe”, che premia i grandi elettori della Lega. Questo danno mette Viterbo in ginocchio, toglie ossigeno e lavoro ai giovani e alla nostra economia. Altro che cambiamento. Queste scelte, oltretutto, penalizzeranno anche il completamento della trasversale e gli altri investimenti sui beni culturali.
Di fronte a ciò, serve una mobilitazione straordinaria di tutti senza balbettii ed imbarazzati silenzi: anche da questo si registrerà l’autorevolezza della rappresentanza parlamentare, sin qui apparsa fin troppo debole. Non si può dare l’idea di una città usa ad ubbidir tacendo, perché in ballo c’è il nostro futuro. Il Consiglio tutto deve mobilitarsi e chiamare a raccolta la città perché su queste cose non si può scherzare.
Oggi appare chiaro a tutti ciò che i governi Renzi e Gentiloni avevano fatto per Viterbo, per cui va impedito che questo lavoro venga vanificato così. Senatore Fusco, lei deve dimostrare se prima vengono i viterbesi ed i loro legittimi interessassi o il suo capo Salvini. In 60 giorni il suo leader è stato come Attila: impedisca che ci butti pure il sale (togliendo trasversale e beni culturali), si ricordi che va impedito lo scippo, si ricordi che sul Comune di Viterbo, dopo il danno, graverà pure la beffa di un bilancio “squilibrato” in seguito agli atti fatti per cantierare i lavori. Salvini vive degli applausi dei lombardi e dei veneti che hanno ricevuto un bel dono, lei, senatore Fusco, vive e lavora a Viterbo: si meriti i consensi ricevuti, d’altra parte, lo sa bene, i viterbesi si possono “fregare” una volta, ma poi? Lasci ai suoi colleghi di FdI la logica del tanto peggio tanto meglio,così si puniscono i viterbesi ed al massimo ci si accontenta del piccolo cabotaggio. Viterbo e la sua crescita non hanno invece un colore politico.