Più di 1500 posti a sedere evaporati nel nulla. Il riferimento è alle tribune per il Trasporto del 3 settembre: quest’anno, infatti, niente impalcature di acciaio a piazza San Sisto, piazza Verdi, né a piazza Fontana Grande. Resterà solo quella in piazza del Comune, che potrà ospitare 852 persone. Altri 600 “fortunati” saranno sistemati nelle sedie davanti alle transenne, mentre 60 sono i posti previsti per disabili e sordomuti.
Sul “taglio” da giorni sta urlando ai quattro venti il consigliere comunale Giacomo Barelli (non fa più l’assessore da un anno e mezzo: se ne faccia una ragione, ndr), che chiede di sapere dove sia finita la delibera che dovrebbe sostenere, a livello di indirizzo politico, la determina dirigenziale con cui viene sancita la riduzione dei posti. Il punto è che Barelli non dice – forse perché non lo sa, o forse perché gli fa più comodo montare il caso – che il Comune è stato costretto ad eliminare le tribune per il semplice motivo che non ci sarebbero stati i tempi tecnici per procedere all’affidamento di un regolare incarico. In altre parole: l’installazione delle tribune va messa a bando, ma quest’anno i nuovi inquilini del Palazzo, non avendo preso in mano la situazione quando dovevano, sono rimasti con le mani legate. Il dirigente ha così spiegato loro che tra pubblicazione, espletamento della gara e aggiudicazione dei lavori si sarebbe arrivati al 30 settembre. Impossibile.
Questo è il motivo per cui non è stata fatta la delibera. Molto più semplicemente di quello che Barelli lascia intendere, non ci può essere un atto politico a monte di un provvedimento che non potrà essere adottato. Ci si chiederà: ma allora perché la tribuna di piazza del Comune viene messa lo stesso? Semplice: non superando la soglia prevista per legge, i lavori possono essere affidati a trattativa privata.
La mancata installazione delle tribune è piuttosto grave a livello economico, e infatti in Comune ben si guardano – pure loro come Barelli – dal dire come stanno le cose. Solo un dato: quest’anno Palazzo dei Priori dovrà accontentarsi di incassare appena 45mila euro dalla vendita dei biglietti a fronte dei circa 150mila degli anni passati.
Ricordiamo comunque che i biglietti saranno messi in vendita a costi invariati rispetto al 2017: 45 euro per un posto a sedere in tribuna, 20 per una sedia e 6 per un posto sulla pedana riservata ai disabili. Delle 600 sedie disposte a piazza del Comune, 400 saranno messe in vendita presso l’Ufficio turistico e la prevendita sarà riservata ai cittadini viterbesi, le restanti, invece, conclusa questa prima fase, saranno messe in vendita sui circuiti ordinari online. Per evitare il fenomeno della rivendita, ogni persona potrà acquistare un massimo di quattro biglietti nominali.