Oggi sui social si chiama epic fail, ma visto che stiamo parlando di uova, allora possiamo dire che il ministro Salvini ha fatto una bella frittata. O, come si sarebbe detto una volta, una figuraccia.
“Idiota chi lancia uova”, ha detto il ministro dell’Interno senza parlare di razzismo sul caso dell’aggressione all’atleta di Torino, nella quale sarebbe coinvolto, come emerso nelle ultime ore, anche il figlio di un consigliere comunale del Pd. “Salvini idiota lo dice di se” gli ha risposto in sostanza Renzi su Twitter, ricordando che venti anni fa l’altro Matteo fu condannato per il lancio di uova contro l’allora ministro D’Alema.
Ora, chi sui social cade in un epic fail di solito ha due strade per provare a uscirne: battere in ritirata, facendo il vago e sperando che la gente col tempo dimentichi, oppure spostare il centro del dibattito, confondendo le acque, mischiando le pere con le mele. Ma continuando a peggiorare la propria posizione.
Un po’ quello che ha fatto ora Salvini, che per difendersi da chi lo accusa di minimizzare il problema razzismo e per rispondere a chi parla di nepotismo sul caso del figlio di Foa nello staff del ministro, è tornato all’attacco in questo modo: “Meglio avere il figlio di un giornalista obiettivo che lavora per me, che il figlio di un consigliere del Pd che lancia le uova alla gente a Torino”.
Insomma anche stavolta Salvini ha rigirato la frittata. Specialità, questa, nella quale il ministro sembra essere più ferrato che nel lancio di uova per il quale è stato condannato.