Mentre anche in provincia di Viterbo si annunciano defezioni di soldati, pronti a passare, secondo la migliore tradizione italiota, dall’altra parte della barricata (si parla con insistenza dei sindaci di Montalto di Castro e Valentano in procinto di fare il salto della quaglia dopo Ferragosto), il senatore Francesco Battistoni va alla guerra contro la Lega al seguito di Antonio Tajani.
E’ di qualche giorno fa la lite con il ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio, che pretendeva di togliergli la parola durante un’audizione congiunta di Camera/Senato, mentre è di ieri la notizia di una dura presa di posizione del parlamentare viterbese contro la ventilata rappresaglia di Salvini ai danni delle televisioni Mediaset nel caso in cui Forza Italia si ostinasse ancora a mettere il veto sulla figura di Marcello Foa alla presidenza della Rai. In pratica, Salvini avrebbe intenzione di eliminare il tetto massimo di raccolta pubblicitaria consentito alla Rai con l’obiettivo di indebolire le casse del Biscione.
“Circola la notizia di rappresaglie da parte del governo – dice Battistoni – nei confronti di Mediaset come punizione per la legittima posizione di Forza Italia di non voler votare per Foa. Confido che sia frutto della fantasia dei giornalisti, perché se ci fossero dei fondamenti di verità, ci troveremmo dinanzi a quelli che potrebbero sembrare gravissimi atti intimidatori da parte di un governo al limite della dittatura. Invito caldamente gli esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle a fare chiarezza, poiché, se questo non dovesse accadere, mi vedrei costretto a chiedere chiarimenti direttamente al ministro in fase di question time”.
Sarà interessante verificare se questa situazione si rifletterà o meno anche al Comune di Viterbo, dove gli animi risultano già fin troppo agitati di sé, motivo per cui, secondo alcuni commentatori, potrebbe bastare poco per mandare a carte quarantotto la strana maggioranza che sostiene Arena. Noi non ci crediamo per niente, però in teoria non si può escludere.