Delle due, l’una: Gianmaria Santucci o è nervoso, ma non se ne capirebbe il motivo alla luce del successo ottenuto, nelle contrattazioni politiche, con la nomina di due assessori, compresa la compagna Alessia Mancini, a fronte di appena 1500 voti o giù di lì; oppure ha un po’ la coda di paglia, ma anche in questo caso, conoscendolo, non ci possiamo e non ci vogliamo credere. Un mistero, quindi, le sue continue intemperanze e la sua ossessiva voglia di passare per il più bravo della classe e soprattutto è un giallo questo suo alzare la voce ogni volta che ascolta qualcosa che non gli va a genio.
Ieri, mentre in commissione si parlava di bilancio, ha alzato la voce e anche gettato qualcosa a terra. Si dice che fosse nero. Tutto a causa della richiesta di chiarimenti di Luisa Ciambella al vicesindaco e assessore al bilancio Enrico Contardo sul personale che sarà utilizzato (sei unità) per gli accertamenti tributari che dovranno essere disposti da qui ai prossimi mesi.
La Ciambella avviò la pratica prima della scadenza del mandato, poi, con il cambio di amministrazione, la patata bollente è passata ai nuovi inquilini di Palazzo dei Priori, che hanno perfezionato l’accordo con la nuova società di riscossione. Accordo che prevedeva ieri con la Ciambella e prevede oggi con Arena di assumere queste sei unità attingendo tra gli ex dipendenti di Esattorie messi in mobilità dopo il fallimento dell’azienda.
Bene, alla richiesta della Ciambella – che sottolineava l’opportunità di scegliere persone di esperienza in modo da mandare avanti speditamente i lavori – Santucci andava su tutte le furie, accusandola di voler insinuare chissà cosa. E se la prendeva anche con Contardo, che s’era detto d’accordo con questa impostazione: “Non è lui l’assessore ai tributi”. E infatti ha ragione, dal momento che, essendo stato spacchettato il settore, Contardo ha dovuto cedere i tributi al “compagno” di avventure di Santucci, il bancario in pensione Paolo Barbieri. Ma, in ogni caso, perché tanta violenza verbale?
Si è scoperto poi che, nelle more del cambio di amministrazione, i sindacati hanno cambiato i parametri di reclutamento di queste sei unità, indicando “nell’effettivo bisogno di lavorare per problemi economici gravi” il requisito principale per individuare i “fortunati”. E si parla anche di sindacati dei bancari (le banche fungono da esattori), a cui evidentemente è iscritto Barbieri; sindacati che si sarebbero presi dunque l’onere – loro e non altri – di andare a verificare quali fossero i lavoratori più bisognosi da assumere.