“Niente più auto selvagge in centro. Né di giorno, né di notte”.
Il giro di vite è stato annunciato dalla nuova amministrazione comunale, ma finora, a un mese dal suo insediamento, la situazione, al di là delle buone intenzioni espresse nelle conferenze stampa, è quella di sempre. La gente continua a parcheggiare dove non è consentito e sostanzialmente a fregarsene delle regole.
Le foto che vedete pubblicate in questa pagina sono state scattate in questi giorni: piazza del Comune invasa dalle auto come nelle migliori tradizioni. La situazione cambia un po’ solo se una pattuglia di vigili urbani arriva a presidiare il territorio, ma non è sempre possibile a causa dell’organico ridotto.
Insomma, per Arena gli stessi problemi che assillarono a suo tempo la giunta Michelini: questo per dire che tali problemi rinfacciati alla vecchia amministrazione da alcuni cittadini, e soprattutto dai partiti politici che ora si trovano in maggioranza, affondano le radici nell'”antichità” e non sono di facile soluzione per nessuno, come dimostra il fatto che finora del cambio di amministrazione non ci si è accorti per nulla e la sensazione è che neanche ci si accorgerà in futuro. D’altra parte, è inutile girarci attorno, le classi dirigenti, al di là del colore politico, sono le espressioni di una comunità e Viterbo, ahimè, è fatta così. Per cui sarebbe il caso che ognuno cominciasse dal proprio piccolo a mettere in atto comportamenti più virtuosi.
Viterbo è la città dove i commercianti l’anno scorso alzavano la voce contro i lavori in via Cairoli – nonostante fossero assolutamente necessari – perché sostenevano che avrebbero determinato un calo del giro di affari. Peccato che quest’anno, con la strada riaperta, sono gli stessi commercianti, o comunque alcuni di loro, a parcheggiarci (oltretutto, non è neanche consentito) sottraendo posti ai potenziali clienti che l’anno scorso non si accostavano per colpa del Comune. Viterbo è la città dove di notte vengono abbandonati i rifiuti sulle strade e di giorno si polemizza contro il Comune che non li raccoglie. Viterbo è la città dove il primo che si alza pretende di avere ragione, eccetera, eccetera, eccetera. Ovviamente, tutto ciò può essere per certi versi anche spiegabile laddove sempre più cittadini hanno perso il senso civico, meno comprensibile è che questi problemi vengano, come è accaduto, strumentalizzati politicamente o addirittura esasperati per fomentare l’insofferenza. Non si tratta di un modo di fare lungimirante, anche perché oggi la patata bollente è passata proprio nelle mani di chi ha contribuito a bruciarla, con la conseguenza che la protesta prima o poi dovrà trovare altri capri espiatori.