Da Viterbo Civica riceviamo e pubblichiamo
Lavori di riqualificazione in corso sulla Cassia a Viterbo.
Dopo il progetto per una nuova e spesso invocata rotonda all’altezza del cimitero di San Lazzaro, che renderebbe il traffico molto più fluido ed eviterebbe i numerosi sinistri avvenuti proprio in quel punto (di cui sembra si occuperà in termini finanziari e di realizzazione l’azienda di costruzioni che ha lottizzato i terreni circostanti anche rivalutando un antico portale in peperino presente nella zona) un’altra ditta darà nuovo smalto ad un fontanile abbandonato e mal ridotto dall’incuria e dal tempo.
Posto ai margini della via Francigena, il fontanile, presumibilmente risalente alla fine del 1800 e realizzato in peperino, come tutte le fontane viterbesi, appartenente all’antico casale Firenze, forniva ristoro ai pellegrini che percorrevano la via Romea per giungere a Roma. Dal suo bocchettone zampillavano le freschissime acque della fonte Palanzana, l’acqua dei viterbesi, che sorga dalle sorgenti del monte di 800 metri che sovrasta la città con la sua cima protuberante. Lo spazio, di notevole interesse storico, ha visto succedersi costruzioni di vario genere. Addirittura nel secondo decennio del XIII secolo furono eretti dal viterbese Pietro D’Alberga e da Pietro Guerrera, proveniente da Vasanello, l’ospedale e la chiesa di San Giacomo di Rianese (Rianese è il nome del torrente che scorre nei pressi del luogo).
Tale progetto di riqualificazione, sostenuto anche da Viterbo Civica, costituirebbe per il capoluogo della Tuscia un valido biglietto da visita, per chi entra in città provenendo da Nord. La ditta che si occuperà dei lavori, nella figura dell’architetto Indaco, ci ha fatto sapere che è nella propria agenda anche la ristrutturazione del muro di cinta dell’ex tenuta Cecchini, per dirla in termini moderni dell’ex area Cencioni. All’interno della stessa area, si sta procedendo alla costruzione del fast food Burger King, fondato a Miami, Usa, nel 1954 e presente in Italia da poco meno di vent’anni.
La proposta di Viterbo Civica, sarebbe, oltre alla sistemazione della fontana, che è attualmente priva di acqua e piena di rifiuti, la pavimentazione con sampietrini e la posa di una panchina, magari realizzata in peperino.
Ci piacerebbe anche una targa che recitasse queste parole “Benvenuto, oh pellegrino! Dissetati a questa fonte prima di entrare nella città dei papi”. Ci auguriamo quindi che anche quest’angolo di Viterbo, percorso da migliaia di automezzi ogni giorno ma invisibile agli occhi meno attenti, possa contribuire a migliorare la nuova veste che speriamo indossi presto la nostra amata Viterbo.
Daniela Proietti