“Salta fuori in questi giorni e a poche ore dal cda del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) lo scandalo della sede di via Po 14, fortemente voluta dall’attuale presidente Salvatore Parlato. Sede di circa 7000 mq acquisita con un contratto di locazione alla faraonica cifra di ben 3 milioni di euro annui, circa 250mila euro al mese. L’Ispettorato del lavoro (Inps) ha recentemente acquisito una sede in piazza della Repubblica della stessa metratura, per un importo di circa 950mila euro annui. Dunque oltre un terzo in meno del costo spaventoso del contratto di locazione del Crea . Ma c’è di più, ad un più approfondito esame del sottosuolo, si è anche scoperto che il compendio immobiliare è oggetto di esalazioni di gas radioattivo Radon. Nella sede di via Po sono allocati circa 400 dipendenti ignari di cosa stia accadendo alla loro salute. Ma la storia non finisce qui, perché, oltre al danno per le casse dello Stato a causa di un contratto di locazione eccessivamente esoso, e oltre alla beffa per le esalazioni Radon, nel contratto di affitto è anche previsto un prezzo di acquisto per circa 52 milioni di euro a favore della proprietà”.
Lo scrive il CorSera in un articolo a firma di Maurizio Vallone. Salvatore Parlato è anche l’amministratore unico di Talete, la società che gestisce il servizio idrico in provincia di Viterbo.