Firmata dai tre consiglieri del Partito democratico e dai quattro dei movimenti civici di Chiara Frontini, è stata depositata da Luisa Ciambella la richiesta di un Consiglio comunale straordinario per discutere dei rischi all’ambiente connessi all’uso dei fitofarmaci, ossia per valutare se è il caso che il Comune ponga – come avvenuto a Corchiano – un limite ai trattamenti o comunque intervenga per regolamentarli. Nelle intenzioni dei firmatari della richiesta, il Consiglio in questione dovrebbe essere aperto anche al contributo di medici specialisti, biologi ed esperti che, a vario titolo, si occupano di coltivazioni.
Alla richiesta della Ciambella ha ribattuto, con inusuale ed inattesa veemenza, la consigliera comunale ex Pd Patrizia Frittelli del gruppo Serra-Panunzi-ex Ds, secondo la quale non sarebbe dimostrata una correlazione specifica tra l’aumento dei tumori (che anzi secondo la dottoressa sarebbero in diminuzione) e le pratiche agricole. La Frittelli, che di professione fa il medico oncologo specializzato in senologia, non ha tuttavia spiegato per quale motivo non si dovrebbe discutere pubblicamente di un problema così sentito, dato che, se emergessero risultati positivi come lei sostiene, il Consiglio comunale avrebbe prodotto un grande risultato per la tranquillità dei cittadini, che evidentemente non avrebbero più motivo di essere troppo preoccupati.