Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. L’avvocato Giacomo Barelli – subentrato in Consiglio comunale al posto di Filippo Rossi, che, come si ricorderà, ha preferito gettare la spugna – ha chiesto ed ottenuto, tramite uno scambio con il gruppo di Francesco Serra, di entrare in commissione cultura e grandi eventi, la quarta, rigettando la collocazione in terza, come era stato inizialmente stabilito.
Ora – a parte le competenze specifiche in materia, che evidentemente l’avvocato ritiene di possedere, pur non risultando da parte sua una specifica attività ad eccezione di quella politica svolta in qualità di assessore e di quella di volontario di Caffeina – è di tutta evidenza che al “clan” di Caffeina la cultura, i grandi eventi e tutti i derivati stanno particolarmente a cuore. Incuranti del conflitto di interessi, vanno spediti per la loro strada e guai a chi si permette di sollevare qualche osservazione.
Barelli dunque, pur dai banchi della minoranza, vuole continuare ad incidere per quello che potrà sulla gestione di un settore strategico per il core business del “partito azienda” da cui proviene. Certe abitudini evidentemente sono dure a morire.