Rinasce la Democrazia cristiana? C’è curiosità anche in provincia di Viterbo dopo le ultime dichiarazioni del neo coordinatore della Nuova Dc Gianfranco Rotondi, che in un intervista al Tempo ha spiegato: “Il mio compito è a termine e sarà un termine brevissimo: giorni. La nuova Dc nasce per adesione di dodici sigle. Il passaggio cruciale è l’unificazione con l’Udc che unirebbe nome e simbolo dopo 24 anni”.
“Il segretario Lorenzo Cesa – ha continuato Rotondi – ha programmato un’assise il 22 luglio e quella è la data da cerchiare. Se sarà necessario attenderemo anche l’assise dei partiti di Gianni Fontana e Mario Tassone. Questa settimana ci riuniremo col professor Buttiglione che è titolare del simbolo dato a suo tempo in uso al Cdu. Se per fine luglio tutti saranno d’accordo, riparte la Dc, sennò la consegniamo alla storia e non ci pensiamo più”.
Rotondi ha fatto anche riferimento alle pressioni di cui è stato oggetto nel tempo e che sono una delle ragioni del timing così stretto: “Ho tutelato nome e simbolo per quasi venti anni, so quali pressioni e anche violenze sono state esercitate ogni qualvolta l’aereo democristiano è stato in rampa di decollo. Ho chiesto a tutti tempi brevissimi anche a tutela mia e della mia famiglia. Gli archivi del Viminale potrebbero raccontare meglio di me le intimidazioni che nel tempo ho subito per aver difeso una storia e la possibilità che essa possa continuare. Lo dico senza protagonismo – conclude Rotondi – solo per sottolineare il rischio dell’operazione ed essendo ben chiaro che non sarò io a guidarla e dunque non ho nessun interesse di carriera”.
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il sindaco di Bassano in Teverina Alessandro Romoli. Di sicuro lui, dopo aver cambiato così tante casacche a seconda della poltrona che avrebbe dovuto ricoprire, difficilmente sarà chiamato a farne parte.