Dopo le ultime notizie secondo cui esisterebbe una precisa correlazione tra l’aumento dei casi di cancro in provincia di Viterbo e l’uso delle sostanze chimiche in agricoltura (nocciole), interviene, con una lettera al sindaco di Viterbo, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Luisa Ciambella. La stessa lettera è stata inviata al ministro dell’ambiente e a quello della sanità, al presidente dell’Istituto superiore di sanità, all’assessore alla salute della Regione, all’assessore all’agricoltura e a quello all’ambiente del medesimo ente, al direttore generale della Asl e al direttore dell’Arpa.
“Notizie di stampa dice la Ciambella – riportano dati di uno studio condotto dalla dottoressa Brustolin che evidenzia duemila nuovi casi all’anno di tumore, con un 7% di incidenza superiore negli uomini rispetto alle donne. Questo studio ha provocato allarme e preoccupazione sopratutto nei territori dove si coltivano nocciole. Gli articoli parlano di nuovi insediamenti di noccioleti autorizzati dalla Regione per ulteriori 26.000 ettari in aggiunta ai 22.000 già esistenti. A questo allarme si aggiungono le segnalazioni, riportate dalla stampa, della Forestale in azione in alcuni centri del Viterbese per disboscamenti e dissodamenti di ettari di territorio non conformi alle norme, come ad esempio nel caso di un’area sequestrata nel Comune di Ronciglione. Al di là del danno paesaggistico, che la Forestale tutela, il tema centrale ruota attorno alla tutela indispensabile della salute della popolazione rispetto ai trattamenti e all’eventuale inquinamento delle falde acquifere presenti. Per questo, onde evitare un crescente allarme nella popolazione per la propria salute e un indubbio rischio di danno alle colture in atto o in ipotesi di sviluppo, vista l’aumentata richiesta di utilizzazione delle nostre nocciole da parte delle grandi aziende, si rende indispensabile un intervento della Regione Lazio, assessorati all’agricoltura, sanità e ambiente, dell’Arpa, della Asl e dell’Istituto superiore di sanità al fine di chiarire con evidenze scientifiche ed indagini approfondite la realtà dei fatti, tenendo presente che in questi casi così delicati per la salute umana la comunità scientifica internazionale tende a richiamare, non solo il principio di prevenzione, ma anche di quello di precauzione. Altro tema riguarda l’eventuale tutela paesaggistica ed ambientale che il competente assessorato della Regione ed il ministero dell’ambiente dovranno mettere in atto”.
“Egregio sindaco – conclude la Ciambella – la invito a non sottovalutare questo tema perché la sobrietà dell’equilibrio tra economia, ambiente e salute si regge sul poter guardare i nostri figli negli occhi sapendo che il nostro territorio, così ben conservato fino ad oggi, deve per il futuro rappresentare una ricchezza per la qualità della loro vita e per uno sviluppo compatibile e sicuro. Per questo, le chiedo la convocazione urgente di un Consiglio straordinario sul tema alla presenza degli altri sindaci interessati con rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità, della Asl e del ministero dell’ambiente. Non intervenendo non si favorisce nessuno, si genera un crescente procurato allarme, un conflitto sociale e sopratutto non si fa la cosa giusta per il bene comune. Nelle more degli approfondimenti mi permetto di suggerire di valutare una ordinanza di regolamentazione dei trattamenti per i territori interessati”.