La Regione getta acqua sul fuoco delle polemiche, ma il trasferimento della Centrale del 118 a Rieti continua ad essere fonte di apprensione per i cittadini e gli operatori.
In un comunicato, la Regione sostiene che “si è svolta regolarmente senza alcuna criticità la prima giornata di attività della nuova Centrale operativa unificata dell’Ares 118 di Rieti-Viterbo. Nell’arco delle 24 ore, sono state gestite 427 chiamate provenienti dalle province di Rieti e Viterbo: i soccorsi effettuati sono stati 100”.
“La neonata centrale unificata dell’Ares 118 – sempre la Regione – utilizza un nuovo sistema informatico dotato di una piattaforma applicativa che permette di migliorare l’efficacia dei processi operativi, con un miglioramento della precisione delle rilevazioni e quindi della risposta di soccorso. Viene inoltre utilizzata una nuova piattaforma tecnologica che permette di migliorare l’efficienza gestionale dell’intero sistema. Grazie ai nuovi sistemi informatici, a bordo delle ambulanze sarà a breve possibile, grazie all’utilizzo di tablet, l’informatizzazione della scheda di soccorso che permetterà una puntuale localizzazione dei mezzi, la completa integrazione informativa tra le strutture dell’emergenza sanitaria e i mezzi di soccorso e quindi un notevole beneficio sui tempi di pre-allertamento e della diagnosi”.
Come detto, al di là delle rassicurazioni l’allerta in provincia di Viterbo resta massima. Senza contare che non si comprende, dal punto di vista politico, come sia stato possibile decidere di trasferire tutto nella provincia più piccola, dove il numero di interventi è evidentemente inferiore a quello che riguarda la provincia di Viterbo.