I numeri non sono solo forma, ma in politica anche, e soprattutto, sostanza. I numeri della prima seduta del Consiglio comunale raccontano tutta un’altra storia di quanto non emerga dal risultato finale della votazione più “calda” della giornata: quella per la convalida del consigliere di Forza Italia Paolo Muroni.
In poche parole, quando si è trattato di decidere se “salvarlo” o meno, è apparsa subito chiara una spaccatura dentro la maggioranza, con la Lega mostratasi nettamente contraria a lanciargli l’ancora di salvataggio. E’ mancato il numero legale – è la prima volta che accade, nella storia di Viterbo, in un primo Consiglio – e i lavori sono stati sospesi per circa trenta minuti. Quindi, alla ripresa, a favore di Muroni si sono espressi solo 16 consiglieri su 20: ha votato no la moglie del vicesindaco Contardo, Ombretta Perlorca, e non erano presenti Fabrizio Purchiaroni di Forza Italia, Luigi Maria Buzzi (dice che doveva prendere un treno) e Gianluca Grancini di Fratelli d’Italia. La convalida è passata per il rotto della cuffia grazie al rientro in aula di Paola Bugiotti, anch’ella di Forza Italia, che, prima della sospensione, si era allontanata insieme a Purchiaroni.
La maggioranza dunque scricchiola, ma, fatto altrettanto sostanziale, è che le frizioni non si registrano solo nei rapporti tra le quattro forze alleate, ma ce ne sono anche all’interno di esse. Emblematico il caso Lega, dove il vicesindaco Contardo, prima della votazione dove sarebbe mancato il numero legale, è stato visto dire alla moglie: “Vattene, vattene. Va via di corsa”, salvo poi giustificarsi così con Arena, quando si è sentito chiedere spiegazioni: “Non lo so dove è andata. Sarà uscita un attimo. Io non so dove cercarla”.
Sì, appunto, la Perlorca era uscita giusto un attimo: il tempo che serviva per mandare un messaggio chiaro e forte al resto della compagnia. Un messaggio così chiaro e forte da indurre di lì a poco qualcuno dello stesso Carroccio a lanciare frecciatine che suonano come velenose minacce nei confronti del vicesindaco: “Vediamo quando tocca a loro due. Tanto arriva pure per Contardo e la moglie”.
Se il buon giorno si vede dal mattino, l’amministrazione Arena rischia di fare la fine di quella di Michelini.