Lo sa di essere ripetitivo, lo sa di diventare noioso. Ma è più forte di lui. Nemmeno il tempo di smaltire la Caporetto elettorale, nemmeno il tempo di godersi il successo della mostra più bella e importante della storia dopo la prima esposizione universale di Londra del 1851, quella di Tutankhamon a Palazzo dei papi, nemmeno il tempo di permettere ad Arena di insediarsi, che Filippo Rossi ha ricominciato a chiagnere (miseria) in attesa magari di fottere.
Il futurista ha scritto una lettera al neo sindaco, a nome di Caffeina, “per capire se ci sono le condizioni minime per organizzare il Natale. Vediamo la risposta”, scrive Rossi, che intanto chiede aiuto “a chi ci vuole bene”, a lui personalmente non molti a giudicare dal risultato delle urne, “di fare un piccolo sforzo” per diventare soci del club più esclusivo del mondo, quello che vanta le meglio teste pensanti di Viterbo.
“A chi ci vuole male – continua Rossi su Facebook – chiedo solo di non rompere le scatole. So che in molti pensano che alla fine dei conti siamo ricchi, che Caffeina è potente. Stronzate! In realtà l’unica nostra forza sono le nostre idee. E la nostra follia. Chi ve lo fa fare? In tanti ce lo domandano. La risposta è sempre più stanca: non lo so chi ce lo fa fare, non lo so proprio. La mattina mi sveglio e vorrei avere solo il mio lavoro come la maggioranza di voi, vorrei non avere questa responsabilità collettiva. Vorrei non sentire le critiche bavose (anche di qualche ‘amico’) come se tutto fosse dovuto. È colpa mia? Sì certo, è colpa mia. Ed è per questo che continuo a combattere. Almeno ci provo. Ma vi scongiuro, aiutateci a non mollare. Se pensate che Caffeina abbia fatto e possa fare qualcosa di buono per Viterbo. Se non lo pensate? Beh andate a… vabbè, avete capito”.
Il Viterbese, che non vuole certo male a Caffeina né all “anarchico di destra” Filippo Rossi, si unisce quindi all’appello e dal suo piccolo invita i cittadini a sostenere la causa, perché un Natale senza Christmas Village a Viterbo è come un’estate senza sole. Non lasciamo Rossi solo con questa responsabilità collettiva, aiutiamolo a non mollare. Perché chi molla, si sa, è un boia.