“Capisco l’amarezza di chi non è riuscito a fare l’assessore, ma io in questa vicenda delle nomine non c’entro veramente nulla”. A dar retta a Gianmaria Santucci – il post è apparso ieri mattina sulla sua pagina Facebook – Alessia Mancini è diventata assessora a sua insaputa e anche a insaputa del suo fidanzato nonché leader di Fondazione.
Siccome Santucci ha la querela facile noi gli diamo retta e non nutriamo dubbi sul fatto che l’ex enfant prodige della politica viterbese stia dicendo tutta la verità, nient’altro che la verità. Ma Santucci si spinge anche oltre. Non solo lui non c’entra nulla con la nomina della fidanzata ad assessora allo sviluppo economico – un brutto scherzo che i suoi hanno deciso di giocargli, per fargli una sorpresa o un dispetto non s’è ancora capito – ma addirittura il buon Gianmaria, lo apprendiamo sempre dalla sua pagina Facebook, ha tentato di dissuadere Arena dall’insano proposito di nominare la Mancini. Ma nulla, anche il buon Giovanni a quanto pare aveva deciso di aderire alla vile cospirazione.
Sentite cosa ha risposto Santucci a chi, amichevolmente, gli ha fatto notare l’inopportunità dell’ingresso della sua compagna in giunta come esterna. “Che esista una questione di opportunità è vero, e l’ho sollevata io per primo al sindaco e a chi l’ha proposta per 5 differenti volte. Conflitto no …noi non abbiamo né proprietà in comune, né beni, né conti correnti e nemmeno la residenza che è diversa….e non siamo manco amanti come era qualcuno prima di noi”. A parte l’ultima velenosa allusione, il ragionamento di Santucci è abbastanza curioso: i conflitti di interesse esistono solo per le persone sposate e con i beni in comune.
Che nessuno pensi però che Santucci possa fare da suggeritore alla compagna la quale, da dirigente Astral sa benissimo da sola quali strade prendere. Giammai Gianmaria lo farebbe. Non solo: non pensino la Mancini e anche Barbieri di ricevere sconti da parte del futuro capogruppo di Fondazione. Il contrario: saranno entrambi sorvegliati speciali. “Sti due dovranno dimostrare di essere i migliori assessori di sempre, o il panettone non ci arrivano a mangiarlo….sono stati avvisati”, si spinge a scrivere Santucci, aggiungendo che lui gli altri assessori, se non lavoreranno bene, si limiterà a criticarli, mentre “sti due li mannamo a casa, e una ce l’accompagno pure personalmente”.
Insomma, essere la compagna di uno degli azionisti della maggioranza di centrodestra non solo non è un titolo di merito per diventare assessore ma rischia di essere un aggravante in caso di errori. Non vorremo essere la Mancini, costretta a lavorare di qui ai prossimi mesi-anni col fiato del compagno costantemente sul collo. E non nel senso romantico dell’espressione.