La parentopoli dentro la giunta e il consiglio comunale fa storcere il naso a tutta la città – compreso il centrodestra, dove a microfoni spenti molti si dicono esterrefatti – ma non al Movimento 5 Stelle. Infatti, per Massimo Erbetti, candidato a sindaco dei grillini (ma poi in effetti ecco spiegato il motivo del clamoroso flop) che in giunta ci siano “mogli o parenti di” non è importante.
“Giunta a 7/8/9… tutti criticano per la presunta parentopoli – dice – ma la domanda che secondo me andava posta e che non è stata fatta è un’altra: ci sono le competenze? Chissenefrega se sei zio, nonno, fratello, nipote, genero, nuora, compagno, amante… io voglio sapere: sei competente?”.
Immediate le repliche da parte di alcuni militanti: “Non sono dello stesso parere, specie quando si denota una chiara spartizione di poltrone internamente alle liste e listarelle collegate, che noi rifiutiamo a priori. Siamo o no per un’etica politica?”. E ancora: “Noi non assumeremo parenti, lo dicevate, credo, nel 2012. Sono felice avete cambiato idea”.
Una cosa è certa: se l’opposizione dovesse dipendere da Massimo Erbetti, la giunta Arena può dormire sonno tranquilli. Non sollevare infatti neanche un dubbio sulle nomine fatte da primo cittadino, al di là della competenza o meno, è dimostrazione di un atteggiamento molto superficiale, dal momento che le nomine in questione, ancora prima del merito, chiamano in causa l’etica.