Prima tegola sulla testa del neo sindaco Giovanni Arena. A lanciarla con tutta la veemenza del caso è Chiara Frontini nel corso di una conferenza stampa: “Giovanni Arena – ha detto la consigliera comunale, forte dei consensi ottenuti al ballottaggio, che l’hanno portata ad un passo dalla vittoria – ha un debito da 80mila euro con il Comune”.
Riferimento al risarcimento per il danno Cev. Anche Arena, come gran parte dell’amministrazione Gabbianelli, è stato condannato a risarcire quella cifra dalla Corte dei conti. Sulla questione, come si sa, esiste un contenzioso con la compagnia assicurativa, “fatto sta – ha notato la Frontini – se il pagamento non avviene scatta l’incompatibilità”. Il che vuol dire che Arena non potrà attendere il versamento dell’assicurazione. Deve comunque pagare, salvo rivalersi sull’assicurazione.
Chiara Frontini convoca la conferenza stampa nel giardino di Palazzo dei Priori – presente parte della squadra di Viterbo 2020 – e fa subito capire che farà opposizione dura e ad oltranza. Oltre a Giovanni Arena, specifica, anche Paolo Muroni si trova nella stessa situazione di incompatibilità. Una bomba sull’amministrazione dunque, già in difficoltà per il mancato accordo, fino a questo momento, sulla giunta.
“Arena – dice testuale la Frontini – ha ancora un debito pendente di 80mila euro per il crack Cev e con lui pure Paolo Muroni, che potrebbe entrare in Consiglio comunale quando si dimetteranno i consiglieri che saranno nominati assessori. In tutto 180mila euro. Il sindaco non può avviare così il suo mandato. E’ una situazione che opportunamente va risolta. Lo diciamo oggi e non in Consiglio comunale per non bloccare i lavori”.
Infatti, sollevando la questione nella prima seduta, qualora ci fossero accertamenti da effettuare, si fermerebbe tutto per giorni: “La questione – ha sottolineato – va sanata prima del Consiglio, ma pure sulla convocazione di questa seduta, che deve avvenire entro il 17 luglio, al momento non si hanno notizie. E’ nostro dovere tirare fuori questo problema e se non dovessero arrivare notizie sulla posizione sanata, interesseremo il segretario generale e il prefetto”.
“Dopo nove giorni dalle elezioni – incalza Chiara Frontini – comunicassero cosa intendono fare, è tempo che l’annosa questione arrivi a definizione. Il debito va sanato e non c’entra nulla tutta la parte che riguarda l’assicurazione, condannata in primo grado a pagare. L’incompatibilità è in capo ad Arena, che poi potrà rivalersi con l’assicurazione stessa. E non si sana nemmeno rateizzando il debito”.
Morale: “L’incompatibilità va sanata subito, se non accadrà – minaccia la consigliera – noi non voteremo la convalida degli eletti e porremo la questione a segretario generale e prefetto. Non voteremo fino a quando non sarà messo nero su bianco che non esistono questioni d’incompatibilità”.