Il buongiorno s’era visto dal mattino. Se la coalizione di centrodestra ha impiegato mesi per partorire il proprio candidato a sindaco, era prevedibile che il parto della nuova giunta sarebbe stato tutt’altro che rapido e indolore. Infatti in molti l’avevano previsto, inclusa, nel suo piccolo, questa testata.
Ufficialmente i maggiorenti della coalizione assicurano che il nodo è ormai in fase di scioglimento, ma a microfoni spenti gli stessi esponenti del centrodestra devono ammettere che i problemi ci sono e pure grossi. La situazione si sta avvitando su se stessa, dopo che Radio Palazzo aveva annunciato quella di ieri, così come quella dell’altro ieri, come la giornata decisiva. Invece i tempi sembrano destinati ad allungarsi e di giornate potrebbero passarne almeno altre due prima di veder esordire la nuova amministrazione Arena. Un po’ come in quei gialli in cui l’assassino o lo si scopre subito o non lo si scopre più, il rischio è la sindrome Meroi. L’ex presidente della Provincia a suo tempo impiegò un mese per mettere d’accordo i suoi e varare la giunta. Anche lì il buongiorno si vide dal mattino, visto che quella che sostenne Meroi fu una delle maggioranze più rissose della storia.
Eppure la giornata di ieri era iniziata sotto i migliori auspici. Gianmaria Santucci aveva dato il buongiorno ai suoi amici di Facebook con l’hasthag #andiamoagovernare e l’esortazione “a chiuderla oggi”. Anche la “guerra delle due rose” (nel senso di quote), Laura Allegrini e Antonella Sberna, impegnate a contendersi i servizi sociali, sembrava superata. Ma qualcosa dev’essere andato storto, se è vero che il gruppo di Forza Italia nel primo pomeriggio ha rilanciato l’ipotesi di una giunta dimagrita a sette assessori. La proposta, avallata da Arena, si è scontrata con il niet di Fratelli d’Italia e soprattutto di Fondazione. Gianmaria Santucci, nonostante i buoni propositi mattutini, non ne vuole sapere, a quanto pare, di rinunciare al secondo assessore. Che poi sarà un’assessora: Rachele Macro o Giusy Addeo, secondo i rumors. In serata si è riaffacciata quindi l’ipotesi di giunta a nove, con la Lega che prenderebbe la presidenza del consiglio al posto del terzo assessore. “Ci siamo quasi”, è l’unico commento strappato ieri al sindaco. Dopo il “quasi gol” del mitico Niccolò Carosio la “quasi giunta” di Arena ci mancava.