Giovanni Arena sta limando, ossia – tradotto in maniera un po’ più chiara – sta cercando di mettere tutti d’accordo sulla spartizione degli assessorati e sulla distribuzione delle deleghe. Compito più difficile del previsto, ma, dopo la telenovela sulla scelta del candidato a sindaco, c’era da aspettarselo. Questo è il centrodestra, tale al centrosinistra di Michelini: troppi galli a cantare, troppo interesse ad accaparrarsi le poltrone più che a lavorare per risolvere i problemi della città. Almeno per ora è così, poi staremo vedere quelle che succederà in futuro.
Di certo, al di là della composizione della giunta, per la quale un certo periodo di tempo potrebbe anche essere fisiologico, colpisce invece la totale assenza di un dibattito sulle priorità da affrontare. Il programma, già: qual è il programma della nuova amministrazione comunale? Quali sono i tre o quattro punti più importanti sui quali si intende mettere le mani, non diciamo domani, ma almeno dopodomani?
Una risposta è sicuramente necessaria. Una risposta circostanziata che vada oltre le enunciazioni di principio propinate sui social da Gianmaria Santucci quando dice – copiando la Lega – “andiamo a lavorare”. Anche perché, dopo tutte le levate di scudi portate all’indirizzo dell’amministrazione precedente, il centrodestra, se non vuole perdere la faccia, deve mantenere fede agli impegni.
Per ora la gente guarda e non sembra urtata più di tanto, ma quanto durerà? Quanto potrà andare avanti questa sorta di luna di miele tra i nuovi inquilini di Palazzo dei Priori e l’opinione pubblica? Qualcuno in effetti comincia già a dare segni di stanchezza (sui social c’è chi da qualche giorno non manca di manifestare una certa ironia) e se Arena & C. non si metteranno subito al lavoro c’è il rischio che la situazione gli sfugga di mano ben prima di quanto non sia accaduto a Michelini.